La dirigente scolastica Alberta Maresca |
Vico Equense - Che valore ha la gentilezza? Riveste davvero un ruolo imprescindibile nel tessere relazioni empatiche e positive? Quanto è importante nella costruzione di un mondo più solidale? Sono gli interrogativi che hanno sollecitato la riflessione e avviato la rivoluzione gentile dell'istituto comprensivo Filippo Caulino, guidato dalla dirigente Alberta Maresca. Il progetto, coordinato dalla docente Paola Aiello con il prezioso supporto delle colleghe, è nato dall' incontro tra le associazioni Coltiviamo Gentilezza" e "Aiparc - sezione territoriale di Vico Equense" e la scuola Caulino, che ha accolto con entusiasmo la proposta pedagogica volta all'apprendimento gentile. Giovedì mattina si è concluso il percorso con la manifestazione, durante la quale è stato presentato il lavoro dei bambini coinvolti. Numerose le attività che hanno visto i giovanissimi studenti protagonisti. Nel corso dell'anno, i ragazzini hanno costruito l'albero della gentilezza, su cui hanno apposto disegni e pensieri gentili; hanno ascoltato e rielaborato, attraverso le parole e testi grafico-pittorici, le storie della gentilezza; e, infine, con l'aiuto delle carte-storie e con lo scaffolding delle docenti, hanno ideato il loro racconto di gentilezza, riportato nell'elaborato finale. "La scuola gentile è un'idea nata e come costola di Coltiviamo Gentilezza con l'obiettivo di agire direttamente, partendo dall'educazione, dall'istruzione, dalla formazione - spiega la maestra Paola Aiello, ideatrice del progetto per la Caulino e convinta sostenitrice del metodo educativo della pedagogista Viviana Hutter -. La scuola gentile è un progetto educativo vero e proprio, un modello di scuola replicabile dovunque e in qualunque contesto. Un docente che accoglie il metodo della scuola gentile rispetta i suoi alunni, li stimola e li incuriosisce durante tutto il percorso formativo.
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