Vico Equense - Il pronto soccorso dell'ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense resta chiuso. Sono quasi due anni che le attività risultano sospese per decisione dei vertici dell'Asl Napoli 3 Sud che nel bel mezzo della seconda ondata di contagi decise - fu questa allora la motivazione ufficiale - di trasferire unità mediche ed infermieristiche nei Covid center di Napoli e provincia. Dell'argomento ne parliamo con Agostino Cafiero, attivista del Movimento 5 Stelle di Vico Equense, da anni impegnato a difendere il presidio ospedaliero De Luca e Rossano. “Oggi vedo tanti leoni da tastiera. Tutti ne parlano, - spiega Cafiero - comodamente da un divano di casa. Ma non si può distorcere la realtà dando la colpa a chi, in tempi non sospetti, ha provato a cambiare le sorti dell’ospedale. È stato detto di tutto, dando la colpa a chi si è impegnato per salvaguardare, o perlomeno ci ha provato ad evitare la chiusura totale del presidio ospedaliero. È stato fatto un gioco molto sporco, addossando colpe che sono di altri”. Il De Luca e Rossano diventerà non solo un Ospedale della Comunità con strumentazione diagnostica di base e la presenza di medici ed infermieri per pazienti che necessitano di una degenza breve ma anche una Casa della Comunità dove sarà possibile effettuare esami cardiologici, screening diabetologici, oncologici e punti di prelievo. È quanto previsto dal documento programmatico del Pnrr sulla Sanità in Campania che prevede investimenti per oltre 380milioni di euro. “Grazie ai fondi del Pnrr si riuscirà a salvare il salvabile. – continua Cafiero -. Ricordo, altresì, che la sanità è regionale. Da anni chiedo al Presidente della regione Campania, di attivarsi con delle postazioni fisse e mobili di primo soccorso territoriale (SAUT e PSAUT). Ma a oggi nei piani della Regione e dell’Asl non è previsto nulla per emergenza, e c'è bisogno di una soluzione ponte fino all' apertura dell' ospedale unico”.
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