LO SCENARIO
di Lorenzo Calò da Il Mattino
Il taglio del numero dei parlamentari si abbatte come una scure sui collegi elettorali di Camera e Senato in Campania. E questo non solo perché il territorio regionale perde in termini di rappresentanza 33 parlamentari rispetto al 2018; ma anche perché la geografia dei collegi elettorali, ridisegnata dal decreto legislativo n.177 del 2020, definisce confini territoriali che spesso travalicano i perimetri provinciali e inseriscono, all'interno di territori ben definiti, comuni appartenenti ad aree del tutto disomogenee.
CORSA DIFFICILE
Meno posti, dunque. Le modifiche sono state introdotte con la legge costituzionale del 19 ottobre 2020 che ha ridotto il numero dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi. Con la nuova norma i collegi uninominali, quelli che vengono assegnati con il sistema maggioritario, sono 221 (147 alla Camera e 74 al Senato) mentre quelli plurinominali sono complessivamente 367 di cui 245 alla Camera e 122 al Senato. A questi si aggiungono i 12 collegi riservati ai deputati e ai senatori eletti all'estero (8 alla Camera e 4 al Senato). A conti fatti 600 parlamentari in tutto. Se si fosse votato nel 2023, a scadenza naturale della legislatura, il decreto avrebbe dovuto essere modificato: entro la fine dell'anno sarà infatti «bollinato» l'ultimo censimento del 2021 e questo avrebbe comportato piccoli interventi sui collegi per aggiornarli ai nuovi dati della popolazione. Andando a votare il prossimo 25 settembre, però, il problema non si pone e il decreto verrà rivisto in occasione delle elezioni successive.
LA CAMPANIA
La Campania eleggerà complessivamente 38 deputati e 18 senatori. Alla Camera sono state individuate due circoscrizioni: Campania 1 e Campania 2. Alla circoscrizione Campania 1 sono assegnati 20 seggi di cui 7 uninominali (Giugliano, Napoli-Fuorigrotta, Napoli-San Carlo all'Arena, Casoria, Acerra, Somma Vesuviana, Torre del Greco) nei quali si applicherà il sistema di voto maggioritario. I restanti 13 seggi saranno assegnati, con il sistema proporzionale tra i partiti, in due collegi plurinominali: uno, composto dalla «fusione» dei tre collegi uninominali Giugliano-Napoli Fuorigrotta e Napoli-San Carlo, eleggerà sei deputati; l'altro, composto dalla fusione dei collegi uninominali Casoria-Acerra-Somma Vesuviana-Torre del Greco, eleggerà 7 deputati. Alla circoscrizione Campania 2 della Camera sono assegnati 18 seggi, sette i collegi uninominali: Aversa, Caserta, Benevento, Avellino, Scafati, Salerno, Eboli. Gli altri 11 seggi sono assegnati mediante due collegi plurinominali: il primo è dato dalla «fusione» dei collegi uninominali Aversa-Caserta-Benevento ed elegge 5 deputati; l'altro, dato dalla fusione dei collegi uninominali Avellino-Scafati-Salerno-Eboli, elegge sei deputati. Quanto al Senato, l'assegnazione dei 18 seggi è così determinata: sette sono attribuiti con sistema maggioritario in altrettanti collegi uninominali (Caserta, Benevento, Salerno, Napoli, Giugliano. Torre del Greco, Acerra). Gli altri 11 seggi sono assegnati mediante due collegi plurinominali, con sistema di voto proporzionate: un primo collegio dato dalla fusione degli uninominali Napoli-Giugliano-Torre del Greco-Acerra, elegge sei senatori; l'altro, dato dalla fusione dei collegi uninominali Caserta-Benevento-Salerno elegge cinque senatori. Il riparto di seggi e collegi è stato effettuato sulla base del censimento del 2011. Nel 2018 la Campania portava a Roma 60 deputati (32 nella circoscrizione Campania 1 e 28 nella circoscrizione Campania 2) e 29 senatori di cui 11 attribuiti in collegi uninominali e gli altri eletti in tre collegi plurinominali. La parola ora passa ai partiti e alle coalizioni. Non sarà facile per nessuno.
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