Vico Equense - L'estate 2022 resterà nella storia del Faito come la stagione del rilancio. Sono già 50 mila le persone che hanno preso la funivia per raggiungere la montagna, senza contare chi arriva in auto o pullman. Un risultato eccezionale che permetterà di superare le 100 mila presenze del 2019, fino ad ora l'anno del record. Le cose da fare per la montagna sono ancora tante. Intanto si sta ripristinando la pubblica illuminazione danneggiata dagli incendi del 2017, quando la caduta di numerosi alberi tranciò i cavi dell’Enel. C’è anche un finanziamento di 2,5 milioni di euro per il quale è in atto una gara per l’affidamento dei lavori di un sistema antincendio. “Ma è ovvio che manca ancora tanto, - spiega il vice sindaco Benedetto Migliaccio, con delega al Faito - e soprattutto manca il risveglio del "Gigante addormentato" il nostro meraviglioso Monte Faito; ma qui scontiamo i tanti personaggi in cerca di autore che si catapultano su ogni iniziativa di rilancio dello stesso, sgambettando in maniera ignorante preconcetta le politiche di rilancio che la sola Città di Vico ha pronte da anni. Purtroppo ci cimenteremo ancora per anni con questi improvvisati paladini del Faito, privi di visione e cervello, pronti ad una sterile visibilità fondata sullo sgambetto. La consegna del programma di rilancio del Faito che non è altro che una attuazione delle vocazioni naturali dei luoghi, turismo, salute e sport all’aria aperta è immortalata dal 2016, epoca della riapertura della Funivia; ma dalla Città Metropolitana e dalla Regione abbiamo ottenuto solo danni incalcolabili, abbandono del territorio, sconci, favori ad una pericolosa illegalità, con la sporadica comparsa di qualche improbabile funzionario e la totale latitanza delle Istituzioni e della proprietà pubblica. Un recente studio sui fenomeni degenerativi della politica di Città Metropolitana e Regione Campania – continua Migliaccio - ha fatto emergere dati allarmanti, ed i favori fatti alla criminalità di importazione che dalle città viciniori tenta di espandersi lungo la nostra meravigliosa montagna. Spero – conclude il vice sindaco - che quanto prima il sindaco si decida a spedire dinanzi al Prefetto di Napoli sia i nostri rapporti che le precise incolpazioni che ne derivano”.
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