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domenica 14 agosto 2022

La C.E.M. di Vico Equense recupera il relitto “My Cinque”

Antonio Doriano “È stato necessario un ulteriore piano di recupero in corso d'opera”

Vico Equense - Si sono concluse le operazioni di recupero del relitto dell’imbarcazione “Cinque” affondata in seguito ad un incendio scoppiato a bordo in prossimità degli isolotti “Li Galli”, all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. L’imbarcazione era andata a fuoco nella mattinata del 22 luglio scorso e, dopo che il personale della Guardia Costiera aveva messo in salvo le 5 persone presenti a bordo, è affondata adagiandosi sul fondo in maniera verticale a circa 40 metri di profondità. Nei giorni immediatamente successivi si è provveduto ad un controllo continuo e sistematico per evitare inquinamenti in una area dall’altissima valenza ambientale e contestualmente l’Armatore dell’unità, diffidato dalla Capitaneria di Porto di Salerno a rimuovere il prima possibile il relitto, si è adoperato ingaggiando ditta specializzata in questo tipo di operazioni. Dopo i necessari pareri è stato redatto un piano di recupero, affidando alla C.E.M. SpA, impresa di Vico Equense di proprietà della famiglia Doriano, specializzata in opere marittime. “L’ intervento – ci spiega Antonio Doriano – non è stato semplice. Complicazioni impreviste, causate dal mutamento della posizione del relitto sul fondale, hanno determinato l'esigenza di un ulteriore piano di recupero in corso d'opera. Il nuovo piano ha previsto l'ausilio di due mezzi marittimi di proprietà dell'impresa, i quali mediante delle gru installate a bordo hanno portato su il relitto”. L’attività ha richiesto approfonditi calcoli e numerose immersioni per posizionare le fasce intorno allo scafo, unica parte rimasta integra dell’imbarcazione, e una cornice di sicurezza e vigilanza disposta dal Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno con impiego di unità navali e anche dei sommozzatori del Nucleo Subacquei Guardia Costiera. Ancora una volta la C.E.M. SpA ha dato prova di adattabilità e di risoluzione di problemi in corso d’opera. “Un doveroso ringraziamento – conclude Antonio Doriano – va al geometra Massimo Verde, le cui capacità tecniche hanno fatto sì che le operazioni fossero ultimate con successo, dimostrandosi ancora una volta all'altezza dell'incarico, soprattutto in occasione dell'adozione di un piano di recupero alternativo”.

1 commento:

  1. BRAVIIII
    E' 1 PIACERE CHE A VICO CI SIA 1 DITTA DI QUESTA IMPORTANZA.
    G. MARCIANO

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