di Massimiliano D'Esposito da Il Mattino
IL CASO
Sorrento - Un agosto d'oro incorniciato in una stagione da record ed un trend positivo confermato fino alle feste di Natale. Dopo il biennio disastroso segnato dalla pandemia, il turismo a Sorrento è ripartito facendo segnare numeri da capogiro. Un sold out continuo da Pasqua che ha toccato la vetta nel periodo tradizionalmente legato alle ferie degli italiani. E cosi, tra gli stranieri che da mesi raggiungono la Costiera, e i connazionali che hanno deciso di rimanere entro i confini per le proprie vacanze, il risultato è il tutto esaurito senza pause dalla primavera. Il turismo, insomma, almeno per il momento e facendo tutti gli scongiuri del caso, sembra non risentire del caro energia che sta mettendo in crisi altri settori produttivi. I primi dati, in attesa di quelli ufficiali, sono eloquenti. Un milione di presenze solo ad agosto. Cifra esagerata? Niente affatto. Basta fare qualche calcolo. Sorrento e dintorni contano circa 16mila posti letto negli hotel e altrettanti - solo quelli censiti ufficialmente e relativi alle attività ¡n regola - nelle strutture extralberghiere. Il totale supera la capacità ricettiva di 32mila unità. Moltiplicato per i trentuno giorni di agosto si sfiora il milione di pernottamenti tondi tondi. «Numeri importanti mai raggiunti prima in passato - sentenzia Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina -. Un mese di agosto così è da iscrivere negli annali del turismo. Sembra di essere tornati agli anni '50, quando si accoglievano ospiti anche facendoli dormire sui divani». E non finisce qui. «Anche settembre e ottobre andranno a gonfie vele - mette in chiaro il leader degli albergatori - mentre per gli ultimi mesi dell'anno saremo comunque sui numeri del pre Covid». E a sentire Iaccarino le sensazioni sono positive anche a medio-lungo termine: «Abbiamo già qualche prenotazione per il prossimo anno».
L'ANDAMENTO
Estremamente soddisfatti anche i tour operator. «Stiamo vivendo un'estate destinata a restare nella storia del nostro settore - ammette Gino Acampora - e proseguirà così anche per i prossimi mesi. Agosto è andato alla grande e settembre potrebbe andare addirittura meglio grazie agli arrivi di britannici e soprattutto statunitensi, che garantiscono maggiori introiti, anche per l'indotto. Parliamo di circa il doppio degli altri viaggiatori, anche per il cambio favorevole dollaro-euro". Ma si guarda anche a nuovi mercati. «Il volo diretto Napoli-Dubai apre a sviluppi interessanti per gli arrivi dai Paesi arabi - sottolinea Acampora -. Bisogna dire che la Gesac si sta muovendo bene su tutti i fronti: i collegamenti aerei sono fondamentali per il nostro comparto». Ma è tutto il settore dell'accoglienza che fa festa. «Siamo in media al 95 per cento di posti letto occupati fino ad oggi - chiarisce Sergio Fedele di Atex, associazione delle strutture extralberghiere - e sarà così anche per le prossime settimane». Sorrento e dintorni si confermano, quindi, come la prima industria dell'accoglienza del Mezzogiorno. E questo si ripercuote a cascata anche sui settori collegati all'incoming. «Il mese di agosto è stato migliore di quello del 2019 - sottolinea Francesco Schisano, titolare del lido Marameo e presidente del consorzio ristoratori -. Sorrento è letteralmente esplosa, ma ha retto bene perché l'accoglienza è ben organizzata sia da parte degli imprenditori che degli amministratori locali». Un anno da incorniciare, insomma, anche se all'orizzonte si addensano nubi minacciose. «L'aumento dei costi di tutti i prodotti e il caro-bollette che spingono l'inflazione alle stelle sono fattori che destano qualche timore per il futuro - mette in chiaro Gino Acampora -. Dobbiamo solo sperare che si trovino le soluzioni adeguate per fronteggiare questi problemi altrimenti ci saranno ripercussioni". "Tra la guerra ed i rincari è impossibile fare previsioni a lungo termine, si naviga a vista - gli fa eco Costanzo Iaccarino -. Per quanto riguarda le nostre aziende, grazie al boom di presenze finora abbiamo potuto ammortizzare i rincari, ma bisogna capire cosa accadrà». «Le bollette più pesanti stanno arrivando ora - chiarisce Sergio Fedele - tanto che abbiamo proposto di destinare una quota dell'imposta di soggiorno al sostegno delle attività che si trovano a dover fronteggiare gli aumenti maggiori per il caro-energia».
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