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martedì 20 settembre 2022

Vico Equense. Carmen Di Lauro, Faito “Risolvere la questione randagismo in un modo efficace ma etico”

Carmen Di Lauro
La parlamentare uscente è candidata nel listino della Campania con Giuseppe Conte “Lo smantellamento dell’ospedale di Vico è stato un errore, che i cittadini pagano amaramente” 

Vico Equense - Mancano pochi giorni alle elezioni politiche del 25 settembre. Incontriamo l’onorevole Carmen Di Lauro, candidata nel listino della Campania del Movimento 5 Stelle. Perché i cittadini dovrebbero scegliere di votare per il Movimento? “All’inizio di questa campagna elettorale abbiamo lanciato un’iniziativa, si chiama “dillo ad alta voce”: la campagna si riferisce ai risultati raggiunti dal Movimento 5 Stelle che in poco tempo ha portato il Paese a livelli inediti di giustizia sociale e lotta alla corruzione. Risultati spesso oscurati e strumentalizzati da qualche giornale e da qualche rete televisiva. Sui nostri canali c’è una lista lunghissima e consultabile rispetto a tutto il lavoro svolto in questi anni. Inoltre, grazie al nuovo corso inaugurato da Giuseppe Conte, subito dopo le elezioni riprenderemo il discorso della strutturazione territoriale del movimento 5 stelle: indispensabile per l’ascolto dei territori e il rilancio del Movimento stesso”. Si parla tanto di Autonomia differenziata: qual è la posizione del Movimento al riguardo, siete per l'Autonomia differenziata? “È bene sottolineare che nei nostri territori votare il centro destra significa mandare in Parlamento una leghista. La candidata del nostro collegio, al Senato, è un’esponente della Lega che propone nel suo programma l’autonomia differenziata: una misura antistorica che danneggerebbe forse irrimediabilmente il sud e in generale il nostro Paese.


 

Cerco di spiegare in breve di cosa si tratta: questa misura prevede che lo Stato centrale deleghi certe attività ad alcune regioni che ne fanno richiesta che riceverebbero quindi finanziamenti e risorse calcolate in base al criterio della “spesa storica”: questo significherebbe che le regioni del nord che hanno speso negli ultimi anni di più rispetto al resto del Paese in alcuni ambiti, come salute o mobilità, avranno ancora più risorse dallo Stato, sottraendole invece a quelle regioni dove dovrebbe esserci invece un maggiore investimento per colmare il divario strutturale che ben conosciamo. Praticamente ci stanno dicendo che secondo loro il Meridione, che già soffre di un forte divario economico rispetto alle regioni del nord, è destinato ad andare incontro al fallimento. Una politica lungimirante dovrebbe essere consapevole che, se il Meridione non esce da questo circolo vizioso, a pagarne le conseguenze è l'intero sistema Paese e non solo i meridionali”. Durante il suo mandato di parlamentare ha affrontato diversi temi relativi al territorio. Partiamo dal monte Faito. “Per quanto riguarda il rilancio del Faito trovo che sia ormai imprescindibile risolvere la questione randagismo in un modo efficace ma etico: gli animali non hanno colpe rispetto alle mancanze degli esseri umani. Così come sarà indispensabile continuare a monitorare discariche abusive e tagli indiscriminati di alberi, fatti spiacevoli che ho già denunciato in Procura in questi anni insieme alle associazioni del territorio”. Altra questione di cui si è interessata riguarda la sanità. Problema che si è inesorabilmente aggravato con l’emergenza sanitaria del 2020. “Uno degli ultimi atti che ho presentato prima che cadesse il Governo è un’interrogazione indirizzata al Ministro della Sanità per chiedere che il territorio vicano sia classificato come “zona svantaggiata”: questo consentirebbe di poter agire in deroga rispetto all’apertura di un pronto soccorso. Abbiamo assistito purtroppo ad un errore fatale: lo smantellamento dell’ospedale di Vico prima che il nuovo polo ospedaliero di Sant’Agnello entrasse in funzione (ci vorranno ancora anni). Una leggerezza che gli abitanti di Vico e in particolare delle borgate, pagano amaramente. I candidati del Movimento 5 Stelle sono nati e cresciuti in questi territori, li conosciamo, e in questo senso c’è ancora tanto lavoro da portare avanti”.

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