di Vincenzo Califano da Il Roma
Sant’Agnello - La Compagnia dei Carabinieri si trasferirà a Sant'Agnello nel Palazzo Diaz, ubicato alle spalle della Stazione dell’Eav. L'annuncio ufficiale è stato dato dal sindaco Piergiorgio Sagristani che, di concerto con il collega di Meta, Giuseppe Tito, ha conseguito questo importante risultato che risolve il disagio dell'attuale sede dell'Arma a Sorrento. «Entro diciotto-venti mesi avranno inizio i lavori a completamento dell'iter burocratico - spiega Sagristani – Per la nostra comunità è un privilegio ospitare un presidio di sicurezza e legalità sul territorio cittadino. Ringrazio il sindaco Giuseppe Tito per avere contribuito al raggiungimento di questo obiettivo. Infatti, la partnership amministrativa ci ha consentito di raggiungere il numero di abitanti necessario per partecipare al bando. Un'ulteriore conferma del fatto che la sinergia tra i Comuni è qualificante. Un grazie speciale al maggiore Ivan Iannucci, comandante della Compagnia, che mi ha trasferito determinazione e tenacia nell'affrontare questa sfida che stiamo vincendo insieme». In passato si era parlato di trasferire a Sant'Agnello la Caserma della Guardia di Finanza attualmente ubicata a Massa Lubrense, progetto che evidentemente non si è potuto concretizzare. Per Sagristani si tratta di una delle ultime e più importanti opere del suo secondo e ultimo mandato sindacale considerando che nella primavera 2023 si andrà alle elezioni per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. La futura sede della Compagnia dell'Arma trasferendosi a Sant'Agnello va a insediarsi in un'area dove è anche prevista la costruzione del nuovo Ospedale che sorgerà al posto dell'attuale Distretto Sanitario 59 e il cui inizio dei lavori era stato preventivato dalla Regione Campania entro la fine di quest'anno, inizio 2023.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.