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lunedì 19 dicembre 2022

Droga, la parola agli esperti

Antonio Coppola "Anche una singola fumata di canna provoca danni irreversibili". Valeria Esposito "Non servono animatori parrocchiali, ma professionisti preparati"

Penisola sorrentina - A scuola, di droga, oggi si parla poco. Chi, negli anni Novanta, faceva le Medie, ricorderà gli incontri e i convegni organizzati per informare i ragazzi dei pericoli legati alle sostanze stupefacenti. Adesso l’attenzione è più focalizzata su altri problemi, ma la droga non ha smesso di farsi strada, di insinuarsi a scuola, nelle case, di “colpire” ragazzi sempre più giovani. "Anche una singola fumata di canna provoca danni irreversibili. Basta con la cultura della tolleranza, connivenza o accondiscendenza verso queste pratiche che sono diffuse ma dannose per la salute fisica e psichica". A parlare così è il dottor Antonio Coppola, medico anestesista, dirigente Asl e Garante per i diritti delle persone anziane al Comune di Sorrento, che questa settimana ha rilasciato un’intervista ad Agorà. Negli ultimi trent’anni non è cambiato nulla. “Anche le reazioni sono le stesse. Indignazione o incredulità” dice Valeria Esposito, counsellor professionista, con esperienza nel campo delle tossicodipendenze. “La droga è “roba” da professionisti – si legge nel suo articolo pubblicato da Agorà - Se non usciamo da questa impasse, sottraendoci al pressappochismo ipocrita che gioca sempre a uno scarico di responsabilità, al mancato ricorso alle giuste Competenze (e non solo in questo campo), non smetteremo mai di lamentarci "che le cose non vanno bene”, o che in Parlamento, o in altri luoghi, siedono persone, per niente "deputate” a quel ruolo, totalmente inesperte, a occupare quel posto solo per giochi politici. Occorre, una volta per tutte, una politica sociale innovativa e rivoluzionaria. Una campagna di prevenzione seria ed efficace…”

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