Sorrento - Si scrive Alfonso Iaccarino da Sant’ Agata sui due Golfi, si legge Don Alfonso 1890, celeberrimo ristorante con doppia sede, una in penisola sorrentina e l'altra in costiera amalfitana. Nel 2023 ormai alle porte don Alfonso Iaccarino festeggerà 50 anni di carriera. «Sorrento food and film festival», dice il titolo della neonata kermesse, don Alfonso. Ma Sorrento, cinema e gastronomia vanno d'accordo? «A Sorrento il cinema era di casa, ricordo ancora i mitici "Incontri di Sorrento", quando venivano le star internazionali e per loro si stendeva il tappeto rosso sul corso principale: io ei miei amici facevamo a gara per accaparrarci i biglietti in prima fila al teatro Armida per poter assistere agli eventi, indossavamo i primi smoking, costringevamo i piedi nelle scarpe eleganti, ci invaghivamo di attrici bellissime. Oggi la cultura cinematografica ha fatto grandi passi avanti da quel momento: ci sono molti giovani che scelgono di studiare recitazione o regia all’università, anche il Sud Italia, e in particolar modo la Campania, sono inserite nella filiera dell'audiovisivo» Il buon mangiare certo qui non è un problema. «No, ormai, oltre a noi, ci sono diversi professionisti in zona che coniugano alla perfezione la tradizione e l'innovazione culinaria. La nostra storia e cultura gastronomica è forte e antica. Natale è, ad esempio, tempo della "Cantata dei pastori", dove il cibo è protagonista nel viaggio in Palestina di Razzullo che, affamato, è alla ricerca disperata di qualcuno che gli offra qualcosa da mangiare e incontra un pescatore, un cacciatore e un oste, le figure classiche e necessarie nel mondo gastronomico, oltre che del presepe»
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