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sabato 24 dicembre 2022

Vico Equense, la città del futuro che arriverà (forse)

Vico Equense - È interessante apprendere da Agorà, in edicola oggi, i grandiosi e innovativi progetti che riguardano la nostra città: funivie, hub di interscambio, parchi gioco, piste ciclabili e piscine… Una metropoli proiettata verso il futuro, ma anche costretta a fare i conti con le zavorre che rendono affannoso il cambiamento: per un muretto e due pozzetti da alzare siamo rimasti paralizzati per due settimane, giusto per fare un esempio. Per non parlare delle strade comunali sempre più piene di buche. Naturalmente non spoilero qui per non rovinarvi la lettura e il piacere di acquistare il giornale. Il continuo ricorso a presentazioni in grande stile, tanto spararla grossa non costa nulla, non convince molto, se non i cortigiani. Lo scontento si fa strada, e affinché non si risolva tutto in una bolla di sapone, come spesso accade a questi progetti, bellissimi da raccontare, ma difficilmente attuabili, c'è bisogno di denaro. In genere non do consigli, ma suggerisco a chi si occupa della cosa pubblica di ascoltare un po’ di più i bisogni della gente ed operare politiche che siano veramente a servizio delle persone. Come ha detto l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, quando vengono meno le certezze, come quella del lavoro, difficoltà e preoccupazione si fanno sentire ancora di più. «Per tanti troppi, sarà un Natale di angoscia. Anche i politici dovrebbero provare un disagio interiore».

1 commento:

  1. Ho letto l'articolo su AGORA' relativo alla intervista del Sindaco Aiello il quale ha rappresentato alla cittadinanza le opere pubbliche realizzate ed in via di realizzazione nonchè quelle programmate per l'immediato futuro. Con mia grande meraviglia non leggo niente relativamente alla famosa bretella di Massaquano (impropriamente indicata come bretella di S. Lucia) già in fase di appalto per € 3.500.000,00 per allargare a 3 m la via Raspolo per 470 metri abbattendo muri antichissimi di epoca OSCI/AUSONI, GRECI, ROMANI BIZZANTINI. NON HA COMUNICATO NIENTE PER TALE OPERA IN APPALTO ENTRO IL 31 DICEMBE "ALTRIMENTI SI PERDONO I FONDI". OPRA ASSOLUTAMENTE INUTILE E DANNOSA PER L'AMBIENTE, LA STORIA E LA GEOLOGIA: non potrà mai proseguire per arrivare alla R. Bosco se non con un ponte di circa 1 km in zona ad alto rischio idrogeologico e già soggetta a frane continue sotto le antiche mura di Massaquano, riportata nel PRG come zona rossa. a chi deve servire anzi a cosa deve servire a consumare 3.500.000,00 euro.
    INVITO IL SINDACO A DARE SPEIGAZIONI ALLA CITTADINANZA SUL CASO.
    GIUSEPPE GUIDA

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