Napoli - "Sono perfettamente d'accordo con la posizione di Nardella. La sua posizione è stata concordata con tutti i sindaci delle aree metropolitane: abbiamo bisogno di strumenti che migliorino la governance e non che creino ancora più frammentazione di competenze". Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi rispondendo ai cronisti che, a margine del sesto congresso della Camera del lavoro metropolitana, gli chiedevano un commento su quanto detto dal sindaco di Firenze e coordinatore Anci delle Città metropolitane Dario Nardella, contrario all'elezione diretta dei sindaci metropolitani. “Le città metropolitane – ha spiegato Nardella – rappresentano il 37% del Pil nazionale e sono enti ai quali la Costituzione riconosce autonomia e status proprio. Tuttavia vengono spesso associate in modo superficiale alle Province e a volte trascurate dalle norme”. “La legge 56/2014 è stata importante, e sarebbe un grave errore un ritorno al passato, in particolare – ha continuato il sindaco di Firenze – modificare l’identificazione del sindaco metropolitano con il sindaco del capoluogo. L’elezione diretta, infatti, con tutto ciò che ne consegue, costerebbe circa un miliardo di euro e porterebbe ad una dualità di figure, appunto il sindaco del capoluogo e quello della Città metropolitana, con inevitabili sovrapposizioni e conflitti”.
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