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sabato 28 gennaio 2023

La solitudine del pendolare

Il silenzio della politica locale sul nuovo deragliamento di un convoglio della Circumvesuviana a Pozzano, sta facendo risaltare ancora di più l’enorme solitudine del pendolare. Un cittadino che parte la mattina non sapendo come e quando ritornerà a casa tra coincidenze e disservizi. Non lo consola la notizia che il 1° febbraio si riunirà il tavolo permanente sulla mobilità in prefettura a Napoli. Di parole ne abbiamo sentite abbastanza. Interrotta la linea tra Castellammare e Vico Equense sono stati attivati degli autobus da una città all'altra. Ma tra ritardi, cambi di mezzi pubblici e traffico i pendolari hanno impiegato ieri una media di tre ore per arrivare a destinazione. Tre volte quella che normalmente occorre. È Carmela a dare sfogo alla sua rabbia su Repubblica Napoli: «Partita da Napoli alle dieci e 18 a Sorrento sono arrivata alle 13». Una situazione imbarazzante che pare proprio non dare cenni di miglioramento. Nancy De Maio, direttrice del settimanale Agorà, utente Circum, scrive una lettera aperta al presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, interpretando il malcontento, il disagio, la frustrazione e la rabbia delle centinaia di persone che fruiscono della Circum. «… Se è vero che il tempo è denaro, allora la sua banca ha prosciugato i risparmi di pendolari, studenti, dipendenti pubblici e privati: certi percorsi, a volte, sono lunghi ed estenuanti. E visto che ormai il vaso di Pandora è stato scoperchiato, le posso chiedere il senso di un Campania express da Sorrento alle 13.12 in pieno inverno? Sa, a quell’ora, insegnanti e ragazzi potrebbero aver voglia di tornare a casa, senza dover aspettare per oltre mezz’ora il treno successivo.


 

Del resto, quelli elencati sono solo i problemi della povera gente, di coloro che non guidano, o degli idealisti che credono che la mobilità sostenibile veramente possa aiutare la nostra Terra. Eppure, questa noncuranza verso gli utenti, questa assoluta mancanza di rispetto della gestione dei ritmi di vita e famiglia, questa denigrazione degli spostamenti “green”, è davvero ingiustificabile». «Le chiedo coraggio, le chiedo una metropolitana veloce per la Penisola sorrentina, le chiedo che l’obsolescenza dei trasporti non arrechi danno, le chiedo sicurezza e puntualità, le chiedo di non dover attendere la fine del 2024 per i nuovi treni. Le chiedo quello che spetta, in un Paese dove la gente il tempo dovrebbe investirlo in benessere, non suicidarlo sotto le rotaie della Circum».

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