Vico Equense - La festa dei santi patroni Ciro e Giovanni avrà anche un risvolto salato, stiamo parlando della pizza fritta di Camillo Sorrentino, chef dell’Osteria Torre Ferano di Arola, che sarà servita a partire dalle ore 17.00 in piazza Marconi in vari modi con gusti inediti e originali ma sulle quali campeggia imponente quella con cicoli e ricotta, la più tradizionale tra quelle nate a Napoli. Infatti, lo chef di Arola propone la sua versione della pizza fritta con cicoli e ricotta. La ricetta ovviamente prevede i cicoli o ciccioli come vengono chiamati altrove e cioè quel poco di carne e grasso che resta della bollitura e spremitura del lardo di maiale mentre si trasforma in sugna. Ma prevede anche l’uovo che lo chef usa per amalgamare la farcitura donando un tocco di originalità. La pizza fritta di antichissima memoria e sublimata nel film “L’oro di Napoli”, con una Sofia Loren particolarmente ispirata e prosperosa, continua ad essere uno dei piatti più gettonati della tradizione partenopea. Ancora oggi sostituisce, all’ora di pranzo, la colazione da fare al volo, magari in uno dei locali che hanno fatto la storia dello street food. Mentre la sera, in dimensioni ridotte, diventa una coccola per il palato che prende il posto dell’antipasto nelle pizzerie e ristoranti di mezz’Italia. La pizza fritta non è la sorella minore di quella al forno che ha conquistato l’intero pianeta con pizzerie in ogni angolo del mondo; ma il suo alter ego. E’ l’impasto che si rosola nell’olio anziché tra le fiamme del legno. Ma è pur sempre impasto di acqua e farina ed ha spesso per farcitura gli stessi ingredienti della sorella più famosa. Negli ultimi tempi, però, è partita la riscossa per questa pizza ritenuta povera, untuosa e con la nomea di essere pesante per la nostra digestione. Essa finalmente ha iniziato a calcare le scene di ristoranti che contano, grazie a pizzaioli di fama che l’hanno rilanciata e la ripropongono con i suoi mille sapori. In penisola sorrentina la sua rivincita ha un nome ben preciso e la faccia di Camillo Sorrentino, che ha registrato il marchio “La Pizza Fritta di Camillo” e gli ha dato un posto d’onore nel suo menù.
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