di Adolfo Pappalardo da Il Mattino
«I congressi non sono solamente una questione di nomi». In che senso? «Servono profili autonomi per avere un partito meno schiacciato sugli amministratori. Vale per il Comune e per la Regione». A parlare è Nicola Corrado, coordinatore della mozione Schlein nella provincia di Napoli, che porta a casa il successo nel capoluogo della giovane parlamentare. Quale è lo scenario che si apre dopo questo voto? «Senza voler enfatizzare è indubbio un risultato straordinario anche per la disparità di forze in campo a Napoli e nella stessa città. Non solo la vittoria a Napoli, oltre le nostre aspettative, ma anche la tenuta, parliamo quasi del 40 per cento, un po' ovunque. Vuole dire come questa mozione riesce a costruire un suo radicamento e riesce a parlare anche al corpo vivo dei militanti. E vedremo il 26, con il voto dei gazebo, la capacita di allargarsi al di fuori del partito». Vi aspettavate questo risultato? «Siamo andati oltre il dato di Zingaretti che prese il 37 per cento, oggi siamo un punto in più. Siamo in linea ma oltre che in molti quartieri di Napoli vinciamo in comuni importanti come Castellammare, Pompei o Ercolano. Se ce lo aspettavamo? Lo speravamo, questo sì, ma ci ha colpito la grande mobilitazione dei nostri iscritti». Il nodo ora sono i congressi locali: mercoledì scadono i termini per le candidature del regionale e del provinciale. Metterete un nome vostro? «Noi, tendenzialmente, verificheremo se ci sono le condizioni per una proposta che vada verso quella discontinuità di cui il Pd ha bisogno. Altrimenti, dopo un confronto, faremo la nostra parte sino in fondo e avanzeremo le nostre candidature». Già circolano i nomi: i deluchiani del gruppo Bonaccini vogliono opzionare la segreteria regionale e quella napoletana. «Al momento non c'è stata alcuna interlocuzione formale per il momento sono solo chiacchiericci. Vediamo cosa propongono».
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