Svincolo di Massaquano: solo un bluff. A via Raspolo gli obiettivi sono altri. Comune: comanda solo l’ingegnere Gennaro Cinque
da Agorà
Vico Equense - Con Maurizio Cinque, leader dell'opposizione in consiglio comunale, abbiamo discusso dei principali temi al centro del dibattito politico cittadino: spiagge, svincolo di Massaquano, Monte Faito e situazione politica. Perché avete chiesto la convocazione del consiglio comunale sul PUAD (Piano di utilizzazione del demanio marittimo)? "Direttore, nel 2023 si parlerà tantissimo di spiagge, mare, accessi, concessioni, delimitazioni e stabilimenti. Ci sono tanti principi ed interessi in ballo. Il Consiglio Regionale della Campania dovrà approvare il PUAD ( Piano di utilizzazione del demanio marittimo) il Consiglio Comunale di Vico Equense approverà il successivo PAD entro 240gg (Piano Attuativo in cui si individueranno gli ambiti omogenei, le tipologie di insediamento, gli accessi, le aree destinate alla balneazione, alla spiagge libere e libere attrezzate, ai servizi ed alle attività degli stabilimenti balneari). Abbiamo ritenuto opportuno e doveroso che il Consiglio Comunale desse proprie osservazioni al preliminare Puad ed abbiamo presentato un deliberato con queste nostre osservazioni. Aspettiamo le osservazioni della maggioranza e del Sindaco e cosi capiremo se vogliono garantire lo “status quo” o hanno idee diverse. Abbiamo chiesto anche un consiglio comunale aperto alle associazioni portatrici di interesse ma non ci è stato concesso. Crediamo che questo sia un tema sentito, serio ed importante che va affrontato con la massima trasparenza, con il contributo di tutte forze politiche, coinvolgendo ed ascoltando tutte le associazioni e gli operatori interessati e sensibili alla problematica. Ci tengo, però, a chiarire bene un punto nevralgico delle nostre osservazioni." Prego. "Il Piano proposto dalla Regione parla di "aree di libera e gratuita fruizione" nella misura non inferiore al 30%. Questo punto, piuttosto generico, non ci convince. E nella delibera presentata abbiamo esplicitamente chiesto di sostituire queste parole con "spiagge libere”."
Perché questa sottigliezza? Cosa cambia per i cittadini? "Cambia e pure tanto. Su ogni arenile o area omogenea bisogna mantenere il 30% di "spiagge libere e gratuite in perfetto equilibrio con le "spiagge libere ed attrezzate" e le "aree degli stabilimenti privati così come prevede la legge. Quindi quel 30% deve essere "spiaggia libera” e non farci rientrare anche le "spiagge libere ed attrezzate" che il comune da in sub concessione a privati. E’ evidente che così facendo si ridurrebbe ancora di più lo spazio libero a disposizione dei cittadini. E continuo." Prego. "Nel PUAD si dice che i comuni assicurano il decoro, la pulizia, servizi igienici e salvamento nelle spiagge libere. Noi nelle nostre osservazioni abbiamo chiesto di inserire anche la parola "ACCESSO" perché bisogna recuperare un assetto delle aree costiere libere ed accessibili senza cancelli, cancelli chiusi e barriere. Ed infine abbiamo chiesto che "le delimita- zioni delle concessioni ai privati o affidati a terzi possano assolvere ad un ruolo di sicurezza ma non possono, in alcun caso, costituire barriere visive coprenti. I cittadini hanno il diritto di poter guardare il mare da ogni punto." Legambiente Penisola Sorrentina ha lanciato l'allarme sulla progressiva privatizzazione degli arenili. Com'è la situazione a Vico e cosa si prospetta per la prossima estate? "Su cosa si prospetta la prossima estate dovrebbe rispondere il Sindaco. L'allarme lanciato da Legambiente Penisola Sorrentina lo condividiamo e sottoscriviamo tutto. Il problema vero è capire e mettersi in testa che il mare e le spiagge sono un bene si da utilizzare e valorizzare ma prima di tutto da salvaguardare e tutelare nell'interesse dei cittadini degli stessi imprenditori ma soprattutto delle future generazioni. Da questa premessa e con il giusto equilibrio, scaturiscono le scelte ed i provvedimenti che un amministratore pubblico deve prendere ed adottare." La scorsa estate forti critiche sono emerse per il fatto che alcuni parcheggi riservava no posti per i propri clienti e per le tariffe differenziate praticate negli stabilimenti anche verso i residenti con previsione zone confort. Rispetto a queste criticità si può fare qualcosa? "Anche qui dovrebbe rispondere il Sindaco e l’Assessore competente. Noi come abbiamo già fatto l'anno scorso, presenteremo prossimamente una interrogazione all'amministrazione in consiglio comunale sul Piano Spiagge 2023." C’è polemica per lo svincolo di Massaquano da realizzare mediante l'allargamento di via Raspolo. E' stato presentato un ricorso al Tar in cui si sostiene che il progetto non può essere portato a termine con il rischio di sprecare soldi e danneggiare l'ambiente. Qual è il suo punto di vista? "Ho letto il ricorso presentato e lo condivido e credo anche che sia legittimo che un privato si opponga. Ma partiamo da due dati di fatto propedeutici a tutto il mio ragionamento: uno, il progetto approvato prevede l'allargamento soprattutto del lato sinistro a salire dei due vicoletti via Raspolo, prima e dopo il campo comunale, per circa 500m fino all'inizio del famoso "Percorso degli Illuministi" sotto le mura di Massaquano. Due, nel nostro Piano Regolatore la famosa bretella o svincolo di Massaquano non passa assolutamente per via Raspolo e per ovvie ragioni storiche, logistiche e morfologiche. Fatte queste premesse invito tutti i cittadini interessati, gli appassionati, anche voi giornalisti ed anche qualche consigliere comunale a farsi una passeggiata sul posto: si ritroveranno nella storia Un vicolo straordinario, fatto nella parte sinistra al salire, di tufo nero e nella parte iniziale da archi che rappresentavano la cinta della "massa equana" antica che spero vengano ricostruiti nel nuovo intervento progettato. Un vicolo che si collega direttamente poi sul "Percorso degli Illuministi" sotto le altre Mura della Massaquano vecchia. Percorso quest'ultimo stretto, quasi a strapiombo sul rivo che dovrebbe essere successivamente allargato per altri 500 m, per poi fare infine un "ponte di raccordo" sul rivo per raggiungere la Raffaele Bosco. Vi assicuro che ci si renderà subito conto dei fatti e della non fattibilità delle cose. Allargare via Raspolo senza "ricostruire esattamente le mura e gli archi di tufo esistenti" sarebbe uno "sfregio storico" per Massaquano. Diciamo invece le cose come stanno: si stanno allargando le due stradine di via Raspolo, cosa anche buona, ci mancherebbe, se fosse fatto anche nel lato destro senza "intaccare la storia”, con l'obiettivo di allargare successivamente anche il "percorso degli Illuministi e capiamo il perché. La bretella o svincolo di Massaquano non ci azzecca niente!, diversamente avrebbero dovuto fare prima il Ponte di Raccordo con la Raffaele Bosco e poi il resto. Ma ripeto, spero che tanta gente vada a percorre via Raspolo, resterá incantata." Faito. Escursioni, ordinanza contro i maremmani e le greggi per strada, ora si annuncia un concorso di progettazione per riqualificare le aree più importanti. Si sta cambiando passo per la montagna? Noi ci auguriamo questo. Vediamo ancora troppa lentezza, troppi Enti: Regione, Città Metropolitana, Comuni, Ente Parco. Troppa burocrazia, troppi competenti. Questo rallenta o ingessa tutto quello che di buono si fa o si vuol fare sia che provenga dal pubblico che dal privato soprattutto in questo momento storico di forti finanzia- menti pubblici ed europei. Il rilancio definitivo del Faito parte da questo snodo. Ed è il grande tema che soprattutto la Regione Campania deve affrontare nell'immediato e che chiederemo di risolvere al Presidente De Luca." La Giunta Aiello è in carica da un anno e mezzo. Cosa salva e cosa vorrebbe si cambiasse? "Direttore comprende bene che sono troppo di parte e quindi la persona meno indicata per dare giudizi sull'operato dell'Amministrazione Aiello. Posso riportare quello che ascolto dai cittadini nei Bar e nei Barbieri che frequento: c'è "tanta delusione" e la consapevolezza che è "sempre ed ancora di più" una amministra- zione dove comanda e dispone tutto l'ing. on. Gennaro Cinque."
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