Vico Equense - Puntuale come una cambiale, a inizio stagione estiva, inizia la solita tiritera sulle spiagge libere. Pulizia degli arenili, cancelli e servizi vari. Tutte parole al vento per riempire giornali e pagine web. È triste dirlo: ma qui da noi non cambia mai nulla. Discutiamo sempre delle stesse cose. Il popolo dei bagnanti è afono, non ha una voce. In questo vuoto, anno dopo anno, si consuma l’esproprio silenzioso delle spiagge libere. Il laboratorio politico Ricominciamo da Vico ha interrogato l’Ufficio Demanio del Comune sul perchè "lo spietramento della zona in concessione e l'accumulo delle pietre nella minuscola zona libera, significa che resterà così per la stagione balneare? Chi non paga è forse un fachiro? E' stato rimosso il cemento abusivamente gettato sulla spiaggetta tra i due moletti? Come visibile dalle foto, mentre a Bacoli liberano le spiagge dal cemento abusivo, a Vico il cemento mangia tutte le spiagge; il muretto che era di appoggio per i bagnanti, distrutto, sarà ripristinato? Basta con i soprusi e l'illegalità sulle spiagge! Chiederemo l'intervento della Capitaneria di Porto e ci batteremo per non avere un'altra stagione di passione per i cittadini sulle nostre spiagge” conclude Ricominciamo da Vico. Tutti interrogativi che avranno mai risposte? Eppure le spiagge libere dovrebbero essere fornite di ogni servizio e libere non significa “arrangiatevi”. Quello che accade in spiaggia non è un mondo a parte o di una stagione. I servizi sono la cosa più importante di una città, sono i suoi punti di forza su cui la città deve poter contare. Il turismo non decolla sulla bellezza di una località, ma su come la bellezza può essere vissuta, per cui si guarda allo stile e alla qualità di vita del luogo. Un turista ritorna se è soddisfatto del soggiorno e prima del turista deve essere contento chi vi abita.
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