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venerdì 31 marzo 2023

Vico Equense. Troppi suicidi, l'opposizione "Il ponte va ingabbiato. Non si può continuare a essere indifferenti"

Vico Equense - Ponte di Seiano, una presenza ingombrante nel dibattito dell’ultimo consiglio comunale. Complice l’elevato numero di suicidi. È stata l’opposizione nel corso delle comunicazioni che ha chiesto di impedire ulteriori drammi. Una comunità che si ritiene tale non può rimanere indifferente rispetto a queste tragedie, che con una certa cadenza e modalità si ripetono sul ponte di Seiano da troppi anni. “È un dato che non si può così facilmente liquidare come inesorabile, ineluttabile o fatale – ha detto il consigliere comunale Luigi Vanacore -. L'aumento costante del tasso di suicidi in genere, rischia di incrementare ulteriormente questo già triste primato che si va a consolidare sul territorio vicano da molti anni. Al di là di ogni considerazione più che legittima di carattere sociale, occupazionale, familiare... è quanto mai urgente accendere i riflettori sull'argomento, a cominciare dalla valutazione degli interventi minimi, di immediatamente realizzabili, strutturale ed organizzativo, che possono funzionare da deterrente, come la messa in sicurezza con lo sbarramento totale degli accessi impropri allo stesso ponte. E' un dovere che coinvolge tutti, indistintamente, al fine di ridurre al minimo il rischio che chiunque, trovandosi in un oggettivo vulnerabile stato confusionale e quanto mai di bisogno, venga indotto al tragico gesto, anche a seguito della facile accessibilità al luogo.” Luigi Vanacore ha poi portato all’attenzione dell’Assise l'analisi realizzata sulla base dell'Annuario dell'Istat da Massimo Cozza, direttore del Dipartimento Salute Mentale ASL Roma 2, la più grande azienda sanitaria metropolitana in Europa. Una persona che sta per suicidarsi potrebbe fermarsi se qualcuno l'avvicina, forse lo spera e non ha avuto il coraggio di parlarne". Per tutte queste ragioni, conclude Cozza, è importante condurre campagne di sensibilizzazione su un tema verso il quale c'è ancora scarsa consapevolezza, stigma e pregiudizio. "La  prevenzione, - continua Vanacore - se pure servisse a salvare una sola vita, è un tentativo che vale la pena di percorrere fino in fondo, ancor più in questo caso, visto il minimo sforzo richiesto.


 

Non si può continuare a rimanere indifferenti rispetto ad una problematica così grave e delicata. Alla luce di ciò si chiede che la nostra Città nella persona del Sindaco si faccia promotore di un'azione di sensibilizzazione, convocando al tavolo istituzionale, tutti gli attori che, a vario titolo, hanno attinenza con la struttura a cominciare dal Prefetto al fine di concertare nell'immediatezza le azioni minime da mettere in campo sia per rendere fisicamente più difficile se non impossibile l'insano gesto magari con l'installazione di reti verticali e orizzontali su entrambi i ponti sia con il posizionamento di cartelloni con messaggi che inneggiano alla vita come alternativa al suicidio” ha concluso il consigliere Luigi Vanacore.

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