Darwinismo Vesuviano, l'odissea di Pasquetta

"C'è troppa gente, scendete dal treno" Sovraffollamento nel convoglio partito da Baiano e in quello per Sarno: passeggeri costretti a lasciare i vagoni. Giornata infernale con ritardi di oltre 30 minuti e 20 corse cancellate senza preavviso 

La Circum durante le festività da il meglio di sé. “Scusate, ma c'è troppa gente. Qualcuno deve scendere, altrimenti il treno non riparte”. Ciò che è accaduto ieri sulla linea Baiano è il classico esempio di Darwinismo Vesuviano, si legge sulla pagina social “Circumvesuviana, guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti” “Il treno delle 9.44 per Napoli ha dovuto arrestare la sua corsa all'altezza di Pratola Ponte, - si legge - per eccesso di viaggiatori a bordo (la foto è emblematica). A questo punto, come da protocollo, è stata diffusa la voce che di lì a poco sarebbe arrivato un altro treno per Napoli e che quindi una parte dei viaggiatori avrebbe fatto bene a scendere per favorire la ripartenza del convoglio. Ed ecco qui irrompere le ataviche leggi di selezione naturale, che in Circumvesuviana prevedono la loro massima realizzazione; come in un film di Sergio Leone, in uno scontro all'ultimo sguardo, nessuno dei viaggiatori ha intenzione di cedere il passo. Si resta tutti insieme in treno. Passano minuti e nessuno ha ancora abbandonato il convoglio... nessuno arretra di un centimetro, nessuno attraversa quella porta, consapevole che al di là di essa regna soltanto l'incertezza di un "altro treno" che nessuno ha ancora visto. Ma ecco che, col trascorrere del tempo, subentra vigliacca la stanchezza, inizia a manifestarsi quel gap tra chi è portato al sacrificio e chi no, tra chi resisterebbe ad oltranza e chi si affida alle illusioni del treno successivo. Il treno comincia a svuotarsi, al suo interno sopravvivono gli ultimi esponenti del darwinismo, sulla banchina si affollano gli arrendevoli ottimisti. Le porte si chiudono, il treno va via trotterellando." Un'altra pagina di antropologia vesuviana è stata scritta.