Vico Equense - Il consiglio comunale di Vico Equense all’unanimità, anche la minoranza ha dato il suo assenso, ha revocato la delega all’Ente parco regionale dei Monti Lattari per le determinazioni sulle valutazioni di incidenza, un parere che viene rilasciato da una commissione di esperti per verificare in che modo un progetto incide sull’ambiente circostante nelle zone di interesse comunitario, in cui ricade il monte Faito. Questo procedimento documentale, ad oggi, è gestito per intero dall’ente parco. Con il recesso unilaterale fatto dal consiglio comunale, sarà il Comune ad occuparsene, sentito il parco regionale. Una scelta che appare come un ridimensionamento dell’ente guidato da Tristano dello Joio, ma il vice sindaco Benedetto Migliaccio, con delega al Faito, sottolinea che non c’è nessuna contrapposizione. Il 5 maggio scadrà il bando del premio "La convivialità urbana" alle migliori idee di riqualificazione dedicate proprio al Faito. “Dopo così tanti anni di abbandono – spiega Gennaro Cinque, consigliere regionale -, si registrano passi concreti per il Faito, sulla scia del percorso che noi abbiamo intrapreso per rilanciare la nostra montagna: un luogo che per me è vita.” Tanto da fare al Faito, ma di sera si rischia ancora di restare al buio. “Come sempre – sottolinea Danilo Somma, hotel Sant’Angelo - siamo pronti all'accoglienza, ma speriamo quest'anno di avere la nuova illuminazione pubblica”. Troppi gli enti coinvolti nella sua gestione: parco dei monti Lattari, regione, ex provincia, comuni, che tra loro hanno scarso dialogo e funzioni diverse. “Questo rallenta o ingessa tutto quello che di buono si fa o si vuol fare sia che provenga dal pubblico che dal privato soprattutto in questo momento storico di forti finanziamenti pubblici ed europei. Il rilancio definitivo del Faito parte da questo snodo. Ed è il grande tema che soprattutto la Regione Campania deve affrontare nell'immediato e che chiederemo di risolvere al Presidente De Luca” commenta Maurizio Cinque, leader dell'opposizione a Vico Equense. Il consigliere della Città Metropolitana, Giuseppe Tito, ha auspicato l’apertura di un tavolo per fare chiarezza sulla gestione della montagna tra le comproprietarie Regione Campania e Città Metropolitana di Napoli. Una gestione a metà che contribuisce ad ingolfare la macchina burocratica. Già, perché è da anni che il balletto di competenze tra i due Enti ostacola la gestione di Faito, inclusi gli interventi di manutenzione.
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