Dopo la vittoria della Lazio, tifosi delusi ma non troppo
Tifosi del Sassuolo per un giorno, i napoletani hanno lasciato lentamente i bar dove in tv hanno visto vincere la Lazio: delusi, ma non troppo. "In fondo meglio così: lo scudetto lo vinceremo domani come si deve, sul campo", dice un ragazzo con bandierone e la maglia di Maradona addosso. In effetti, a sentire gli umori del prepartita, non sono pochi i sostenitori del Napoli ai quali avrebbe lasciato un po' d'amaro in bocca diventare campioni d'Italia senza giocare. La vera partita sarà dunque a Udine, dove migliaia di supporter della squadra di Spalletti si stanno riversando in queste ore: basterà non perdere. E a quel punto la festa per il terzo scudetto della storia del Napoli esploderà in città, a partire dallo stadio Maradona, tutto esaurito con 50.000 persone pronte a vedersi insieme - e, pare, con lo stesso presidente Aurelio De Laurentiis - la partita su 10 maxischermi. Per le strade di Napoli c'è stasera un flusso normale di gente, niente a che vedere con la marea umana di domenica, quando la conquista del titolo di campioni d'Italia sembrava cosa fatta. Chiuso il centro ai veicoli, è imponente lo schieramento delle forze dell'ordine: un dispositivo messo in campo per contenere i potenziali pericolosi eccessi d'entusiasmo. Nessun maxischermo è stato allestito in città per questo match e così - mentre un nutrito gruppo di circa 300 ultrà si è riunito in piazza Municipio dove ha esploso qualche fumogeno - napoletani e turisti hanno seguito la partita sugli smartphone in strada o sui televisori sistemati davanti a bar, ristoranti e pub. Tifo per il Sassuolo, gelo al gol di Anderson, disappunto per le occasioni sprecate dalla squadra di Dionisi e abbandono di ogni residua speranza al raddoppio di Basic in pieno recupero. Ora la città aspetta di fare festa dopo la partita di Udine. (ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.