di Massimiliano D’Esposito da Il Mattino
Nasce un comitato per ottenere dall'Unione europea l'attribuzione del marchio di Indicazione geografica protetta per il fior di late dei monti Lattari, della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Una certificazione di qualità indispensabile per la tutela e la valorizzazione di uno dei prodotti simbolo dell'enogastronomia della Campania al pari della mozzarella di bufala. Un formaggio frutto delle sapienti mani dei maestri casari che si tramandato da generazioni i segreti della lavorazione del latte vaccino per dare vita a un alimento apprezzato sulle tavole degli italiani ed anche all'estero. Cosi come non può mancare nei menù dei ristoranti, dalle pizzerie agli stellati. Ed ora è arrivato il momento di farlo entrare nel ristretto elenco delle produzioni agroalimentari a denominazione di origine e ad indicazione geografica riconosciute dall'Europa. Una lista di eccellenze nella quale l'Italia fa la parte del leone. detenendo il record di presenze. E presto potrebbe farne parte anche il “Fior di latte dei Monti Lattari". Ad avviare la procedura per il riconoscimento della certificazione è il Distretto del cibo della penisola sorrentina e amalfitana, il quale ha diffuso un avviso per formare il comitato promotore che dovrà occuparsi degli adempimenti utili ad ottenere l'iscrizione nel registro europeo dei prodotti Igp.
Marchio con il quale, come si legge nel regolamento della Ue, «si designa un prodotto originario di un determinato luogo, regione o paese, alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità, la reputazione o al tre caratteristiche e la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata». E non si può certo dire che il fior di latte non abbia queste caratteristiche. Il comitato dovrà essere formato esclusivamente da produttori o trasformatori che operano tra penisola sorrentina, costiera amalfitana e monti Lattari. C’è spazio anche per i soci sostenitori, vale a dire aziende o enti che abbiano interesse a valorizzare l'alimento. L'iscrizione nel registro europeo dei prodotti Igp significa offrire ai consumatori la garanzia di acquistare prodotti tipici, autentici e di qualità che fanno parte del patrimonio alimentare dei Paesi dell’Unione Europea ed al tempo stesso valorizzare il lavoro dei produttori, proteggendoli da imitazioni, contraffazioni e concorrenza sleale. Possono però ottenere il marchio solo quelle produzioni che dimostrano una tradizione produttiva consolidata e codificata, un legame inscindibile con il territorio di provenienza, un tessuto socio-imprenditoriale adeguato e che riescono a raggiungere elevati standard qualitativi, certificati da organismi di controllo.
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