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martedì 30 maggio 2023

Pd e 5S vincono solo nel Napoletano

di Simona Brandolini da Il Corriere del Mezzogiorno

Gaetano Manfredi, sinora simbolo e interprete del campo largo, era solo. Da oggi ha al suo fianco anche il torrese Mennella. «Grandi vittorie ai ballottaggi in provincia di Napoli. Mi sono complimentato con i sindaci vittoriosi. Il centrosinistra, allargato ai 5Stelle e alle forze civiche, da noi rappresenta una proposta credibile e radicata. Un percorso da proseguire anche per il futuro». Scrive subito su Twitter il primo cittadino di Napoli e della città metropolitana. Segue Marco Sarracino, ex segretario Pd ora responsabile Sud della segreteria nazionale. «Le vittorie di Marano e Torre del Greco come quelle di molti Comuni già al primo turno in provincia di Napoli confermano che il partito su cui abbiamo lavorato negli ultimi anni nella nostra Federazione può essere modello di carattere nazionale: coalizioni larghe e giusti candidati sono il mix necessario per cambiare le nostre comunità e battere la destra». Dice il deputato dem all'Ansa e poi aggiunge: «Ha fatto bene il nuovo gruppo dirigente metropolitano nel continuare a confermare una strada che aveva già cambiato la rotta rispetto alle sconfitte del passato. Ora abbiamo un anno per lavorare tutti insieme viste le prossime elezioni europee e da questo territorio partiranno le battaglie politiche e identitarie del nuovo Partito democratico, come quelle contro l'autonomia differenziata e contro il decreto lavoro, voluto dal governo che aumenta precarietà e povertà».


Tre giorni fa Roberto Fico, leader pentastellato saldamente napoletano, era stato ancora più chiaro: «Abbiamo un esempio molto importante che è il Comune di Napoli dove stiamo governando insieme al Pd e, insieme, abbiamo scelto, come sindaco, Gaetano Manfredi. Quindi, la base della nostra partecipazione futura alle elezioni regionali parte da questo laboratorio politico, che è quello di Napoli. Da qui, però, va poi costruito un programma serio per la Regione perché ci vuole un cambio di passo». Insomma ci sono prima le Europee, ma poi ci saranno le regionali. E si sa che il più allergico al campo largo è proprio Vincenzo De Luca.

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