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mercoledì 7 giugno 2023

In Costiera poche spiagge e gli spazi in concessione superano l'80 per cento

Caccia agli spazi per tuffi gratis. In alcune zone accesso agli scogli possibile attraverso proprietà private. Tariffe agevolate ai residenti 

di Massimiliano D'Esposito da Il Mattino 

Arriva l'estate e con la bella stagione torna la voglia di sole e mare. Finalmente giacche e maglioni sono confinati negli armadi, sostituiti da tshirt e polo, mentre si preparano bermuda e bikini da sfoggiare in spiaggia. E qui cominciano le dolenti note. Finché si punta al comfort offerto dagli stabilimenti balneari nessun problema: basta pagare e si ottengono tutti i servizi. Fare un bagno a costo zero, invece, è un autentico miraggio. In Campania, secondo Legambiente, solo un terzo del litorale è free. L'anno scorso il record negativo spettava ad una località della penisola sorrentina, Meta, dove, secondo il report dell'associazione ambientalista più dell'87 per cento degli arenili era affidato in concessione (con sconti del 50 per cento per i residenti). E quest'anno non è cambiato nulla. Qui, a dispetto della presenza delle spiagge più ampie della Costiera, l'area completamente libera è ridotta ai minimi termini. Una piccola porzione di arenile suddivisa in lotti affidati ai gestori dei lidi del consorzio «Terra del mare» che assicurano la pulizia e la vigilanza garantendo anche l'accesso gratuito e la possibilità di noleggiare sdraio, lettini ed ombrelloni.


 

Ma ovunque è caccia agli angoli dove è possibile fare il bagno a costo zero. A Vico Equense, tra le spiagge Tartaruga, Calcare e Pezzolo ci sono diversi tratti ai quali si accede gratuitamente, anche se gli spazi maggiori sono quelli gestiti da privati. «Il nostro Comune - fanno sapere dall'amministrazione del sindaco Giuseppe Aiello - garantisce libero accesso a circa quattromila metri quadrati di costa, l'area maggiore rispetto a tutte le altre località della Costiera». Alla Marina di Cassano di Piano di Sorrento ci sono due piccoli tratti di spiaggia libera, mentre la parte maggiore è affidata ai concessionari. A Sant'Agnello si accede liberamente alla spiaggia di «Caterina». A Sorrento gli arenili sono decisamente pochi. Escludendo quello all'interno del porto di Marina Piccola, rimangono la spiaggia di San Francesco e quella del borgo di Marina Grande, insieme ad alcuni piccoli tratti tra le cabine dei lidi che sorgono sotto la villa comunale. La spiaggia di San Francesco, come stabilito dall'amministrazione comunale del sindaco Massimo Coppola, è destinata in via esclusiva ai residenti, mentre il vicino solarium è riservato agli anziani. 

I SERVIZI

Rimane la spiaggia di Marina Grande dove c'è un concessionario per il noleggio delle attrezzature da mare, ma la fruizione è libera. Nessun limite è, invece, previsto per gli scogli dei «Bagni della Regina Giovanna» del Capo di Sorrento, mentre a «La Pignatella» si può accedere solo attraverso una proprietà privata, all'interno della quale è possibile parcheggiare. Una volta pagata la sosta l'accesso alla scogliera è libero. Massa Lubrense, infine, vanta il litorale più vasto della penisola sorrentina, costellato da numerose baie e calette, la maggior parte delle quali sono free, anche se molte sono difficili da raggiungere. Le spiagge maggiori, invece, sono Marina di Puolo e Marina del Cantone. Nel primo caso sulla spiaggia grande opera un concessionario per i servizi balneari. 

GLI SPAZI 

Completamente libere le spiagge «del fico» e «Portiglione», così come la spiaggia della Cala di Puolo. A Marina del Cantone si alternano tratti di litorale libero a quelli affidati in concessione. «Tra le spiagge free abbiamo Marina Lobra, San Montano ed anche le baie di Ieranto e Crapolla - spiega l'assessore Sergio Fiorentino -. Nel nostro territorio garantiamo libero accesso a circa il 30 per cento del litorale, in linea con quanto stabilisce la norma». La penisola sorrentina vanta anche diverse spiagge Bandiera blu dove è necessario garantire alcuni servizi per rientrare nei target imposti dalla Fee. Per questo i Comuni di Sorrento, Vico Equense, Piano di Sorrento e Massa Lubrense (quelli insigniti del vessillo), non potendole gestire in proprio, affidano gli arenili ai concessionari, ma la fruizione rimane gratuita.

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