L'AMBIENTE
di Dario Sautto da Il Mattino
Penisola sorrentina - «Sversamenti di liquami nel mare bandiera blu della Penisola Sorrentina: da vent'anni le cose non sono affatto cambiate». Un dossier dettagliato, con tanto di fotografie e rilievi, è stato presentato alla Procura di Torre Annunziata dal Wwf Terre del Tirreno, che denuncia «l'inquinamento delle acque marine della penisola sorrentina e assieme ai molteplici scarichi abusivi anche la cattiva gestione del sistema idrico-fognario». «Ad ogni pioggia o sold-out turistico, tra pompe di sollevamento in tilt, sventolamenti di bandiere blu e mega-depuratori da oscar, la problematica torna ad affacciarsi afferma Claudio D'Esposito, referente del WWF e noi siamo l'unica associazione che, grazie ai volontari e ai tanti cittadini che collaborano fornendo segnalazioni e documenti esclusivi, denunciano da sempre l'inquinamento del mare di Sorrento e dintorni». Stavolta, l'attenzione si è concentrata nella «grotta degli orrori» che si trova nel Vallone Lavinola, al confine tra Piano di Sorrento e Meta, dove i volontari del Wwf si sono recati nuovamente per verificare lo stato dell'arte, a un anno dalla scoperta di una frana che avrebbe danneggiato l'impianto.
I TEMPI
«Già un anno fa, la condotta realizzata in una galleria in cemento armato all'interno del costone tufaceo denuncia il Wwf appariva gravemente danneggiata a causa di un crollo nel tratto finale nel comune di Piano, con fuoriuscita di liquami che si disperdevano nella grotta prima di raggiungere il mare, provocando pericolosi dissesti del suolo e del delicato equilibrio geomorfologico del sito oltre a un grave inquinamento ambientale». «A distanza di un anno prosegue Claudio D'Esposito abbiamo riscontrato che la situazione non è stata ancora risolta. Dopo l'esposto del 2022 i lavori sono ancora in corso, la condotta fognaria continua a perdere liquami che poi finiscono in mare e anche stavolta abbiamo documentato un rivo puzzolente che scorre sotto terra fino al mare e i fanghi stratificati all'interno della grotta tufacea in cui si trova la condotta danneggiata. La perdita dei liquami nella condotta consortile va avanti da oltre un anno ed è una cosa gravissima con precise responsabilità». Uno scempio nel cuore della Penisola Sorrentina, che nel mese di luglio ha dovuto fare i conti con un mare balneabile a giorni alterni, forse anche a causa di questa problematica. Il Wwf ha riscontrato che a luglio «il mare della Costiera non godeva di ottima salute: era colore verdeocra, con scarsa visibilità, eccesso di fitoplancton, chiazze schiumose, scagliette marroni, plastiche e addirittura assorbenti in galleggiamento. Alla base dell'inquinamento delle acque un eccesso di sostanze nutritive di natura fognaria in mare. Si tratta di acque non trattate, piene di virus e batteri, che mettono a rischio la salute». Con la nuova denuncia, il WWF chiede di accertare se la condotta funzioni regolarmente, ma anche che vengano effettuate «operazioni di carotaggio» per stabilire se ci sia «la presenza di inquinanti nei sedimenti fangosi nella grotta», e se dunque ci siano responsabilità. Pochi chilometri più avanti, a due passi dalla centralissima piazza Tasso, i residenti denunciano che «ad ogni temporale, gli scarichi fognari dei privati vengono riversati nel corso d'acqua che si immette nel Vallone dei Mulini e finiscono nelle acque di Sorrento» come conferma anche Giovanni Di Prisco (Sorrento Bene Comune).
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