Vico Equense - Il Consiglio di Stato scrive la parola fine (forse) sulla questione rifiuti. Per i prossimi anni, non sarà la Sarim a gestire il servizio di igiene urbana tra Vico Equense e Meta. La svolta definitiva è arrivata con un’articolata sentenza pubblicata il primo agosto. La querelle giudiziaria nasce nell’ottobre 2021, quando la centrale unica di committenza capeggiata dal Comune di Vico Equense concluse le operazioni di affidamento su base pluriennale del servizio di raccolta dei rifiuti. La Sarim, che lo gestiva in precedenza insieme all’amministrazione comunale di Meta con cui da diverso tempo vige una intesa, perse l’appalto della durata di sette anni e di oltre 28 milioni di euro. Ad aggiudicarselo un raggruppamento temporaneo d’ impresa (R.T.I.) formato da Super Eco S.r.l. ed Econova S.r.l., che in base all’offerta tecnica e a quella economica proposte ha vinto. Al secondo posto si è classificata la GPN s.r.l., mentre la Sarim è arrivata soltanto terza. Al quarto posto, invece, la ditta Isola verde ecologica s.r.l. Neppure il tempo di concludere la procedura e assegnare l’affidamento che scoppia l’immancabile battaglia legale. La Sarim nel marzo 2022 presenta ricorso al Tribunale amministrativo per l’annullamento della determina del responsabile del settore ecologia con la quale dispone l’aggiudicazione del servizio associato del ciclo dei rifiuti in favore della prima classificata. I Giudici amministrativi accolgono le contestazioni, e la classifica si ribalta. La Sarim da terza diventa prima in classifica, continuando a gestire il servizio. Il responso del Consiglio di Stato, invece, ha attribuito piena legittimità alle scelte fatte dalla commissione unica di committenza, censurando il Tar.
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