Intervista all’autrice “Una storia di mare e coraggio, legata alla nostra città”
Vico Equense - Mercoledì 20 settembre 2023, alle ore 17.00, la scrittrice vicana Filomena Baratto presenterà il suo ultimo romanzo: Al largo di Santa Cruz, Hanta Edizioni, sulla terrazza di Murrano Mare, alla Marina d'Aequa. Già autrice di liriche con Ritorno nei prati di Avigliano, di racconti con Sotto le stelle d’agosto, di romanzi con Rosella, Just Job, L’albero di noce, Nel mezzo del tempo, Il ragazzo venuto dal mare, narra in quest’ultimo una storia di mare. «Il mare c'entra sempre, nei miei scritti» afferma l’autrice. «Sono nata in una terra bagnata dal mare, cresciuta a contatto con l'acqua salata e non potrei restarne lontana. L'ispirazione?» continua ancora l’autrice, «un film ambientato in montagna di cui non sopportai il finale. Così, dispiaciuta, mi presi l'impegno di dare ai due protagonisti una storia diversa. I volti erano loro, ma dopo tutta la neve sopportata, avevano bisogno di sole e di mare. Può sembrare stupido ma a volte l'ispirazione è strana, nasce quando vuole e si gestisce bene. Al largo di Santa Cruz è un romanzo avventuroso, con un capitano coraggioso». E’ un caso che la prima presentazione del nuovo romanzo avvenga nella sua città natale? Be’, questo è paese di mare ed è la mia terra natia. Niente di meglio che partire da qui. Da Castellammare a Sorrento e continuando la costiera dall’altro lato della penisola, abbiamo una ricca tradizione marinaresca e la storia si cala perfettamente in questi luoghi. Il mare di questa storia è diverso da quello raccontato nel precedente romanzo? Il mare a volte separa altre unisce e, sia nel precedente sia in questo romanzo, rappresenta soprattutto una via di fuga così come un pericolo. Sicuramente il mare avvicina per avere tutti noi dei sogni da poggiare su quell’orizzonte che ci rende uguali. E come dice Verga tra le pagine de I Malavoglia “Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole”.
Un nuovo romanzo ad appena qualche anno da “Il ragazzo venuto dal mare”. Come nasce quest’ultimo? È una storia scritta diversi anni fa e lasciata nel cassetto per diverso tempo. Poi l’ho ripresa e rivisitata a distanza di anni. Di solito quando rileggo ciò che scrivo sono molto critica con me stessa, ma devo dire che l’ho trovato interessante. È stato possibile pubblicarlo a breve distanza dall’altro solo perché era un lavoro già avviato e poi lasciato per così dire a “decantare”. Qual è il tema preso in considerazione questa volta? E’ la storia di un uomo che, giovanissimo e in seguito a una delusione d’amore, decide di intraprendere la via del mare. L’esperienza lo forgia come uomo e come capitano. Si è riferita a qualche storia vera? La scrittura riflette sempre la vita. Ho sentito molte storie di mare, di padri, mariti, fratelli. Il confine tra realtà e fantasia non sempre è chiaro. Si contaminano a vicenda. Non è una storia vera ma possibile. Chi sono i protagonisti principali? Jacopo e Rose sono due ragazzi innamorati che i genitori allontanano per la distanza culturale ed economica che li separano. Rose va in America presso dei parenti e con lei, subito dopo, partono anche i genitori. E sembra che tutto si sia compiuto, invece tutto riparte da questa calma piatta. Che rapporto hanno i protagonisti col mare? Il mare per Jacopo è un rifugio, un amico, che si fa carico della sua solitudine, e gli permette di leggersi a fondo. Intraprende questa via poiché è proprio attraverso l’oceano che Rose è andata via, e crede che un giorno quel mare gliela riporterà. E in questo tormento, poiché non l’ha mai dimenticata, alimenta il sogno di costruirsi un avvenire migliore. Un sogno che lo mette in giochi rischiosi. Per altri personaggi della storia, il mare è un nemico che porta via le persone amate. Perché leggere questo libro? E’ una storia di coraggio, di lotta, quando c’è un motivo per cui vivere, di sconfitte, di quelle che ti afferrano e ti cambiano, di desideri che sono poi il vero motore della vita. Ogni personaggio è un universo. Non manca l’avventura, la sorpresa, il riconoscersi in uno o l’altro personaggio.
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