Marina d’Aequa. A Murrano Mare presentato l’ultimo romanzo di Filomena Baratto

Vico Equense - Ieri, a Murrano Mare, alla Marina d'Aequa, la scrittrice vicana Filomena Baratto ha presentato la sua ultima fatica Al largo di Santa Cruz, Hanta Edizioni. “Ci tenevo – spiega l’autrice - che il mio Jacopo Stazio, il protagonista del romanzo, avesse il suo angolo di mare per il lancio. Presentare mentre attraccavano yacht, arrivavano traghetti, diportisti, barche di ritorno dal mare, si è rivelato in perfetta sintonia con lo spirito del libro, anzi, sembrava, a tratti, di ripercorrere la descrizione del primo capitolo.” Già autrice di liriche con Ritorno nei prati di Avigliano, di racconti con Sotto le stelle d’agosto, di romanzi con Rosella, Just Job, L’albero di noce, Nel mezzo del tempo, Il ragazzo venuto dal mare, narra in quest’ultimo una storia di mare. "Il mare c'entra sempre, nei miei scritti" afferma l’autrice. "Sono nata in una terra bagnata dal mare, cresciuta a contatto con l'acqua salata e non potrei restarne lontana."  A dialogare con la scrittrice la dottoressa Maria Grazia Imperato, che ha espresso, con approfondita analisi, il tema del romanzo, facendone una disamina dettagliata. La storia è stata affrontata per tematiche e personaggi. Si è soffermata poi, sulla varietà di amori vissuti sia dai due protagonisti che da altri personaggi e come esso cambiasse nel tempo e nella stessa persona: l’amore perso, quello non ricambiato, quello accettato pur non corrisposto, quello vero durato una vita. Senza scendere nei particolari della trama, si sono toccati i momenti rilevanti soprattutto iniziali del romanzo, per dare alcuni riferimenti di lettura. Ci si è soffermati poi sui due protagonisti analizzandoli secondo un profilo psicologico e in relazione ai fatti. La professoressa Maria Vitaliano ha letto tre passaggi recitandoli con suggestiva enfasi. “E’ stata una serata incantevole sulla terrazza di Murrano Mare. L’accoglienza, calorosa, l’orchidea sul tavolo, una raffinatezza non passata inosservata, l’ambiente tranquillo” conclude Filomena Baratto.