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lunedì 9 ottobre 2023

Blocco dei fondi Pnrr i sindaci con De Luca: «Situazione pericolosa, si fermano i progetti»

I primi cittadini di Ercolano, Portici e Boscotrecase lanciano l’allarme “Abbiamo bisogno di certezze: si rischiano contenziosi enormi” 

di Alfredo Izzo - Metropolis 

"E’ grave che non siano stati sbloccati 1 miliardo e 300milioni di euro circa previsti nell’accordo con l’Unione europea per i fondi complementari. Il blocco di questi fondi significa che i Comuni che non portano a termine le opere entro dicembre 2023 devono finanziare con i fondi di bilancio quello che non hanno completato e in Campania questo significa il dissesto certo per 200 Comuni e la mancanza di circa 400 milioni di euro per completare gli interventi“. Parole forti quelle pronunciate da Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, nel corso di un’audizione in Commissione Bilancio nell’ambito dell’esame del dl 124/2023 recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese. Con i fondi del PNRR, la maggior parte dei Comuni del Vesuviano ha avviato progetti di riqualificazione e interventi di manutenzione. Procedure avviate, gare d’appalto svolte, lavori iniziati, cantieri aperti e finanziamenti che, ad oggi, rischiano di non arrivare.

 

Il danno rischia di essere di grossa entità. Difficilmente i Comuni potranno infatti permettersi di intervenire con fondi di bilancio e il rischio è quello di un vero e proprio salasso. “Il fondo complementare della Regione Campania lo avevamo deciso esattamente per questo: per dare una mano ai Comuni perché per contratto le amministrazioni comunali che non completano con fondi Ue, entro dicembre le opere devono coprire con fondi di bilancio“ spiega De Luca, indicando come, a tutto ciò, ci sia anche una scadenza. Una situazione che lascia dunque perplessi. E se i cittadini osservano, in attesa di capirne di più, i sindaci di diversi Comuni del Vesuviano, preoccupati, hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni. Si dice infatti allarmato Pietro Carotenuto, Sindaco di Boscotrecase, che commenta così le parole del Presidente della Regione Campania: “È chiaro che non si può non condividere l’allarme lanciato dal Governatore. Concordo pienamente con le sue parole. Il PNRR è stato sin da subito visto come un’importante occasione da non lasciarsi sfuggire. I bilanci dei Comuni del Vesuviano soffrono di difficoltà finanziarie che non consentono di porre in essere delle misure per opere pubbliche riqualificazione, rigenerazione spazi urbani e tanto altro. La maggior parte di questi, sono tutti interventi finanziati con fondi sovracomunali. Il PNRR si è presentato come un nuovo canale finanziario importante e massiccio. Nel momento in cui questi fondi vengono meno, dopo aver attivato le procedure, l’attivazione dei lavori, il rispetto delle scadenze, sorge un vero e proprio problema. L’alternativa non può essere l’intervento comunale”. “A Boscotrecase – continua Carotenuto - stiamo per firmare contratti a due imprese per una realizzazione di pista ciclopedonale con fondi intercettati dal PNRR. Stiamo per affidare i lavori. Nel momento in cui firmano i contratti le imprese devono essere pagate. Come può un Comune piccolo come Boscotrecase intervenire con fondi di bilancio? Non può farlo.” Poi la chiosa finale: “Concordo in pieno con De Luca: bisogna sbloccare questi fondi, soprattutto a procedure attive. Bisogna proseguire e 59 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso chiudere il cerchio”. Suona invece la carica il plurimandatario Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano. Il primo cittadino, pur accodandosi alle parole del Governatore, ha ribadito come, a prescindere da come andranno le cose, l’amministrazione comunale si impegnerà per portare ugualmente a termine tutte le opere e gli interventi previsti e iniziati. Buonajuto non ha poi risparmiato il Governo, lasciandosi andare anche a una piccola frecciatina: “Contento che il Governatore De Luca porti avanti la questione del Meridione e la ritenga prioritaria. A Ercolano porteremo a termine tutte le opere. Non è semplice ma nessuno ci fermerà: non consentiremo a un Governo miope di ridimensionare lo sviluppo della nostra città. Tra un po’ inizieranno i lavori sul lungomare e sull’impianto fognario della zona alta. Stiamo cambiando e modellando una città intera: non ci fermeremo davanti a nulla”. Una questione che non ha nessun colore politico quella dello sblocco dei fondi complementari del PNRR. A sottolinearlo è Enzo Cuomo, Sindaco di Portici, che evidenzia come, per giungere a una soluzione, ci sia bisogno di uno sforzo collettivo. Cuomo esordisce così: “Abbiamo bisogno di certezze. Quello di De Luca è un allarme condiviso: si rischia un contenzioso enorme. Ritengo che non sia una problematica politica, ma il grido di allarme di un Governatore che è stato anche Sindaco e conosce bene certe questioni. Tutto ciò non va affrontato come contrapposizione politica. Si tratta di opportunità, a prescindere dal colore politico e da chi governa. Questo è il senso della questione. Tutti i parlamentari dovrebbero interessarsi pari merito e fornire più certezze”. E proprio su Portici Cuomo evidenzia come, avendo sfruttato pienamente le risorse del PNRR, sarebbe difficile intervenire con fondi di bilancio la situazione non si sblocchi: “Gran parte dei lavori a Portici rientra nei tempi indicati. C’è stata tanta progettualità e l’amministrazione ha sfruttato tanto i fondi. L’indice di realizzazione è di circa il 90%. Se le risorse dovessero definitivamente venire meno, potremmo avere qualche problema”. La questione del Mezzogiorno resta dunque centrale. Una regione, come la Campania, che ha avuto l’opportunità di rinnovare e rigenerare grazie ai fondi del PNRR. C’è ancora tanto da fare e molto dipenderà dagli interlocutori. C’è bisogno di ricucire rapporti e far sì che i fondi complementari accordati con l’UE si sblocchino. Non si può rischiare l’intervento diretto dei Comuni, dopo anni di crisi economica e di pandemia. La seria preoccupazione degli amministratori locali deve essere campanello d’allarme. Queste risorse sono e saranno un’opportunità. Raggiungerle significherebbe evitare un disastroso fallimento.

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