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domenica 12 novembre 2023

Pd, de Giovanni sul palco a Roma "Spingiamo i giovani a restare al Sud"

Lo scrittore parla a piazza del Popolo durante l'evento promosso da Elly Schlein e accusa: "L'Autonomia regionale differenziata è una porcata". Sarracino e Ruotolo accolgono Fico e Conte, asse con i Cinque Stelle. De Luca assente 

di Dario Del Porto - La Repubblica Napoli

«Sono qui per portarvi forte una richiesta di aiuto. Si vuole alzare un muro tra due parti del Paese: l'Autonomia differenziata è una porcata», dice Maurizio de Giovanni e dalla folla radunata in piazza del Popolo a Roma parte un applauso. Lo scrittore interviene dal palco della manifestazione organizzata dal Pd contro il governo guidato da Giorgia Meloni e affonda il colpo contro uno dei progetti più cari alla maggioranza di centrodestra, la riforma del regionalismo sostenuta dal ministro leghista Roberto Calderoli: «Chiamiamo le cose con il loro nome. È una porcata. È un'infamia. Un atto di grave inciviltà. Un atto di inimicizia di una parte del Paese nei confronti di un'altra», arringa l'autore del " Commissario Ricciardi" e dei "Bastardi di Pizzofalcone". Quella che descrive stavolta non è letteratura, né fiction, ma la realtà di una parte di Italia dove ancora oggi, sottolinea, « non ci sono infrastrutture, non ci sono treni. Ci sono capoluoghi di provincia che non hanno la stazione ferroviaria e moltissimi luoghi che hanno la corsia unica, quindi o si va o si torna. I nostri ragazzi - esorta de Giovanni - non devono andare a studiare via, non devono esportare nostalgia, distacco, sofferenza, invece di rimanere sul luogo e di investire in entusiasmo e voglia di migliorare ». Lo scrittore chiede di «creare una continuità tra scuola e lavoro.

 

Bisogna spiegare ai ragazzi che se si diplomano, lavorano. Che conviene andare a scuola invece che andare a spacciare in strada». Prima di congedarsi, de Giovanni si rivolge ancora una volta alla piazza: «Io vi chiedo aiuto - afferma - per favore, giorno dopo giorno ricordate che per fare questo Paese ci è voluto tanto sangue, tanta sofferenza, tante partenze e pochissimi ritorni. Non facciamo partire più nessuno. Teniamoci le persone sulla nostra terra, raccontiamoci le nostre storie, in maniera tale da poter essere felici di raccontarle. Perché abbiamo tante belle storie da raccontare ». In piazza del Popolo, all'appuntamento fortemente voluto dalla segretaria del Pd Elly Schlein, arrivano da Napoli circa 400 attivisti e dirigenti del partito, guidati dal segretario Giuseppe Annunziata, giunti a bordo di 15 autobus oppure con il treno o mezzi propri. Non si vede il governatore Vincenzo De Luca, da tempo in aperta contrapposizione con i vertici dem e impegnato ieri ad Alba, ospite della fondazione Farinetti, per una lezione di politica. Ma l'evento della capitale rappresenta l'occasione per consolidare l'intesa fra il Pd e il Movimento 5 Stelle anche in ottica regionale. Non a caso, il deputato napoletano Marco Sarracino e il giornalista Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale, accolgono in piazza il leader M5S Giuseppe Conte e l'ex presidente della Camera Roberto Fico, indicato come possibile candidate alla presidenza della Regione nel 2025. «A Roma - commenta Sarracino - c'erano migliaia di militanti e sostenitori del Pd. Una straordinaria partecipazione da tutto il Paese, anche del Mezzogiorno, che con grande forza chiede al governo Meloni di fermare il progetto di autonomia differenziata, di difendere la coesione nazionale, di bloccare ogni tentativo di spaccare l'Italia. Un Sud che chiede protezione e opportunità. La piazza di oggi - aggiunge - dimostra come l'alternativa al governo delle destre c'è e si batte in difesa del lavoro, della sostenibilità ambientale, delle pensioni che la manovra della Meloni vuole tagliare, dei più giovani. E la presenza di tanti rappresentanti dei partiti dell'opposizione in piazza col Pd - conclude Sarracino - è certamente un primo passo in questa direzione».

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