di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Sant'Agnello - Il Consiglio di Stato ribalta le sentenze del Tar e giudica legittimo l'operato dell'amministrazione dell'ex sindaco Piergiorgio Sagristani in merito al parcheggio di via San Sergio, a Sant'Agnello. Si chiude così un articolato contenzioso innescato da una lite tra vicini, con giudizi in sede civile, che ha investito in primis il giudice amministrativo e poi ha avuto risvolti penali ancora in corso per la verifica della legittimità degli atti deliberativi con i quali il precedente Consiglio comunale autorizzava nel 2017 la realizzazione dell'area di sosta a raso e del conseguente permesso a costruire. In prima battuta il Tar Campania di Napoli aveva dato ragione al proprietario di un immobile confinate con il parcheggio annullando le delibere e il permesso in deroga per la realizzazione dell'autorimessa. In particolare i giudici avevano ritenuto che gli atti del Comune fossero viziati per eccesso di potere, per carente motivazione e difetto di istruttoria, nonché per violazione del Piano parcheggi del Comune. Era stata così accolta la tesi del ricorrente che lamentava come il fondo fosse destinato alla realizzazione di un parcheggio multipiano con l'obbligo di realizzare sulla superficie un'area da destinare a verde pubblico.
LE MOTIVAZIONI
Il Consiglio di Stato ribalta ora la decisione del Tar, giudicando legittimi gli atti dell'amministrazione Sagristani in quanto ben motivati e tesi a perseguire unicamente l'interesse pubblico alla realizzazione di un parcheggio in una zona che ne era carente. «Il punto decisivo è rappresentato dal fatto che la soluzione a raso, incontrando il favore del proprietario, assicura la celere realizzazione dell'opera di interesse pubblico», si legge nella sentenza. Per i giudici di Palazzo Spada, «a fronte di questo indubbio vantaggio per la comunità cittadina, rispetto ad una situazione di non contestata, grave carenza di parcheggi nella zona, la perdita della possibilità di usufruire di un'area a verde pubblico attrezzato appare giustificata e ragionevolmente bilanciata», chiarendo che «peraltro l'area a verde pubblico attrezzato in caso di realizzazione di parcheggio era solo un'ipotesi eventuale, essendo prevista obbligatoriamente dalla norma di Pup solo nel caso di realizzazione di parcheggi interrati a più piani, mentre non è prevista nel caso di struttura a un solo piano». Viene poi tenuto conto del fatto che «il Consiglio comunale ha anche evidenziato il minore impatto sul territorio dell'opera progettata rispetto alla struttura multipiano interrata prevista dal Prg». Si tratta, insomma, di «una scelta "pianificatoria" e, come tale, non attingibile dal sindacato di legittimità del giudice amministrativo, non emergendo profili di manifesta illogicità ed irragionevolezza, anche in considerazione del fatto che la deroga accordata dal Consiglio comunale non riguarda la destinazione urbanistica dell'area (che era e rimane a parcheggio), quanto le sole modalità esecutive dell'opera». «Piano piano il tempo rende giustizia, bisogna solo saper aspettare», commenta l'ex sindaco Sagristani.
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