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giovedì 2 novembre 2023

Virtuosi o assenti? Ecco come lavorano i parlamentari eletti in Campania

Il Corriere del Mezzogiorno

Quanto lavorano i parlamentari campani? Per rispondere a questa domanda abbiamo utilizzato i dati messi a disposizione da Camera e Senato (aggiornati a settembre scorso). Prima di addentrarci nella classifica degli stakanovisti delle aule parlamentari, vale la pena chiarire i meccanismi con cui vengono registrate le presenze. 

Le modalità 

Ad ogni votazione deputati e senatori possono risultare presenti, assenti o in missione. Le missioni sono una forma particolare di giustificazione per chi è occupato in altri compiti istituzionali. Nel caso in cui la missione venga autorizzata, al parlamentare non viene decurtata la diaria giornaliera (3. 500 euro al mese): solo parte dello stipendio. 

Alla Camera 

A guidare la classifica dei deputati più presenti a Montecitorio è Enrica Alifano, pentastellata di Caserta alla sua prima legislatura. Alifano è risultata presente al 98,86% delle votazioni senza far registrare alcuna missione. Al secondo, con una percentuale di presenze del 98,54%, c'è Imma Vietri, deputata salernitana di Fratelli d'Italia. Anche lei non ha mai fatto ricorso alle missioni e ha giustificato le sue 50 assenze.


L'ex ministro dell'Ambiente, il pentastellato Sergio Costa, è terzo con un tasso di presenza del 98,3%, pur essendo stato realmente presente in aula solo per 1. 124 votazioni, nelle altre 2. 248 era in missione. Passando dai più presenti ai più assenti, il podio cambia di poco, restano sempre al comando i deputati del M5S. Carmen Di Lauro, pentastellata alla seconda legislatura, ha collezionato 1. 323 assenze ingiustificate, oltre il 38%. L'onorevole di Castellammare di Stabia ha saltato quasi il 53% delle votazioni per un totale di 1. 816 assenze. Alle spalle di Di Lauro, con 594 assenze ingiustificate, c'è Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia e sindaco di Puglianello in provincia di Benevento. Chiude il podio Michele Schiano di Visconti con 391 assenze non giustificate per un totale del 11,4%, un dato relativamente basso se si valuta che il deputato di Fratelli d'Italia ha partecipato ad oltre l'80% delle votazioni. Sia il quarto che il quinto posto della classifica se li aggiudica il Movimento 5 Stelle con Michele Gubitosa, pentastellato irpino e vicepresidente del partito, 336 assenze ingiustificate, e con il napoletano Dario Carotenuto che invece ne conta 302. Dunque il partito che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio avevano fondato facendo leva proprio sul sentimento anti-casta basato sulla lotta ai privilegi dei politici, rischia di guidare oggi anche la classifica dei più assenti. 

Al Senato 

Stessa dinamica si registra, infatti, a Palazzo Madama dove il campano più assente è Francesco Castiello senatore di Vallo della Lucania eletto con il M5S nel collegio di Battipaglia. Castiello ha un tasso di presenza del 52,5%, avendo partecipato a 1. 515 su 2. 885 votazioni, un dato basso che arriva al 76% se si contano le missioni. Dietro, con poco più del 70% di presenze, c'è Raffaele De Rosa, senatore M5S di Pompei. Al terzo posto c'è l'ex-premier Matteo Renzi, nelle ultime elezioni eletto nella nostra regione, che ha partecipato a 1. 983 votazioni (68,7%) mentre è stato in missione per altre 460 volte, facendo così registrare un tasso di presenza dell'84,6%. Gli stakanovisti di Palazzo Madama sono invece i senatori di Fratelli d'Italia. Il salernitano Antonio Iannone, che da decenni milita nella destra prima con Alleanza Nazionale e poi con il partito di Giorgia Meloni, ha totalizzato il 100% delle presenze, partecipando a tutte le 2. 885 votazioni elettroniche senza mai far registrare un'assenza o una missione. Dietro con 2. 883 presenze segue Sergio Rastrelli, responsabile del partito a Napoli, che ha saltato solo 2 votazioni. Sul gradino più basso del podio, con una sola assenza in più, la pentastellata Ada Loprieato, senatrice napoletana alla sua prima legislatura. Dunque quanto lavorano i parlamentari campani? Dipende. C'è chi è molto presente, chi spesso è in missione e chi si assenta senza giustifica. Dai dati si possono però leggere in filigrana le fragilità delle integre (perché tali vengono proclamate) condotte politiche (ritrovare esponenti dei 5 stelle tra i meno presenti rischia di far sfarinare la leggendaria lotta alla casta); così altrove, tra i dem, per esempio, che non compaiono né tra i più presenti, né tra i meno virtuosi.

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