Degli altri esponenti dell'assemblea legislativa non vi è traccia sulla piattaforma online Tra gli «assenti» anche il capo dell'opposizione Caldoro e la pasionaria di minoranza Muscarà
Il Corriere del Mezzogiorno
Se è vero che abbiamo la possibilità di guardare nelle tasche dei parlamentari, è un po' meno vero che si può fare lo stesso per il Consiglio regionale della Campania. La colpa non è certo però della struttura tecnica o della piattaforma digitale regionale che, proprio come Camera e Senato, ha un'intera area dedicata alla trasparenza, ma della mancanza dei documenti. Eppure le regole del parlamentino regionale prevedono che ogni anno i consiglieri devono presentare, entro settembre, la propria dichiarazione dei redditi, per permettere agli uffici preposti di caricarle sul sito istituzionale. Purtroppo però ad oggi dei 50 consiglieri eletti solo 15 lo hanno fatto. Addirittura di alcuni consiglieri non sono reperibili neanche le dichiarazioni del 2022 e quindi mancano i dati di due anni. È il caso di Salvatore Aversano, eletto con il Movimento 5 Stelle e poi passato con +Europa; di Gennaro Cinque dell'Udc; dei Democratici Carmela Fiola e Maurizio Petracca; del consigliere napoletano di Italia Viva Francesco Iovino e di Antonella Piccerillo della Lega. Dunque è possibile stilare una graduatoria ristretta che comprende solo quei 15 consiglieri che hanno rispettato e interpretato concretamente il criterio della trasparenza, mentre degli altri 35 non c'è notizia.
A guidare la classifica, seppure parziale, dei più ricchi del Consiglio regionale della Campania è Corrado Matera con un reddito dichiarato di quasi 140 mila euro. Dell'ex assessore al turismo della Regione, eletto con la lista Popolari e Moderati e oggi in odore di candidatura per le prossime Europee, sul sito di Amministrazione Trasparente si possono ritrovare tutte le dichiarazioni dei redditi a partire dal 2021, un record. Al secondo posto si posiziona, con 114 mila euro, il consigliere Giovanni Zannini, avvocato di Mondragone, entrato in consiglio con la lista «De Luca Presidente». A chiudere il podio c'è il presidente del Consiglio regionale, il dem Gennaro Oliviero. Il politico di lungo corso, eletto dal 1985 fino al passaggio in Regione nel consiglio comunale della sua città di nascita Sessa Aurunca, ha dichiarato più di 106 mila euro e sul sito, forse anche nel rispetto del suo ruolo istituzionale, è possibile avere le sue dichiarazioni fino al 2021. L'altro consigliere regionale che si mantiene sopra la quota dei 100 mila euro è Luca Cascone, uomo di fiducia di Vincenzo De Luca, eletto anch'egli con la lista di diretta emanazione del governatore «De Luca Presidente». Si ferma poco sotto i 98 mila euro il consigliere Giovanni Porcelli, ex presidente dell'Arpac Servizi, sceso in campo alle elezioni del settembre 2020 candidandosi con la lista «Campania Libera» nel collegio di Napoli e provincia, dove è riuscito a superare, a sorpresa e per poche preferenze, il consigliere uscente Tommaso Casillo. Sono invece 97 mila gli euro dichiarati da Vincenzo Alaia, il politico irpino eletto con Italia Viva, che rappresenta uno dei rarissimi casi con tutte le dichiarazioni reperibili sulla piattaforma digitale. Poco dietro, con 94. 500 euro, si piazza il consigliere della lista «De Luca Presidente», Diego Venanzoni, che stacca di poco il suo ex collega in consiglio comunale a Napoli, Fulvio Frezza di «+Europa», fermo a 93 mila euro. La prima in classifica per il Movimento 5 Stelle è Valeria Ciarambino con oltre 91 mila euro dichiarati: supera i dem Loredana Raia (90. 738 euro) e Massimiliano Manfredi (89. 646 euro), fratello del sindaco di Napoli. Seguono i consiglieri Felice Di Maiolo dei Popolari (86. 030 euro), Mario Casillo del Pd (81. 885 euro) e Alfonso Piscitielli di Fratelli d'Italia (79. 392 euro). Il reddito più basso, tra i 15 dichiarati, è quello del capogruppo in regione del partito della presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, Cosimo Amente, che ha consegnato una dichiarazione dei redditi di 42 mila euro. Tra i 35 che non hanno presentato i documenti contabili o che comunque non sono reperibili in piattaforma ci sono nomi di consiglieri che contano tra le stanze della torre F13 del Centro direzionale. Mancano infatti all'appello, tra gli altri, l'ex presidente della Regione Stefano Caldoro, che aveva dichiarato nel 2022 oltre 90 mila euro; il capogruppo della Lega Severino Nappi che l'anno scorso era il più ricco con più di 200 mila euro e la consigliera Maria Muscarà che aveva superato, sempre nel 2022, i 128 mila euro .
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