di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Penisola sorrentina - Le luci del
Natale illuminano ancora le piazze e le strade
ma già si guarda alla stagione estiva.
Nelle località turistiche funziona così: la
programmazione è fondamentale.
Lo sanno bene i tour operator che sono al
lavoro per mettere a punto i pacchetti
vacanza e raccogliere le prime prenotazioni.
Ma qualche nube sembra addensarsi
all'orizzonte.
A parte una possibile frenata che gli addetti ai
lavori considerano fisiologica dopo il boom del
post pandemia, potrebbero esserci difficoltà
anche per assicurare i servizi alla clientela.
In particolare per quanto riguarda i trasporti.
LE CONCESSIONI
La maggior parte dei
viaggiatori raggiungono la costiera servendosi
perlopiù di vetture e minivan di aziende che
esercitano l'attività di noleggi con
conducente.
Già la scorsa estate le forze dell'ordine hanno
pizzicato diversi operatori abusivi; ora scoppia
la grana concessioni.
A lanciare l'allarme è Gino Acampora,
presidente dell'associazione Agenti di viaggio
penisola sorrentina.
«Rischiamo di non poter garantire i transfer
dei clienti che arrivano a Napoli - spiega il
tour operator -.
Già la domanda di Ncc era di gran lunga
superiore all'offerta, ma ora la situazione
rischia di diventare insostenibile, tanto da
poter compromettere la prossima stagione».
Ma da dove nascono i timori degli addetti ai
lavori?
«C'è un Comune in provincia di Avellino,
Sirignano, di meno di tremila abitanti, dove
sarebbero state rilasciate centinaia di licenze
che ora, a quanto ci risulta, sono state
bloccate - chiarisce Acampora -.
Buona parte di questi autisti lavoravano tra le
due costiere.
Nel caso venga confermato che non possono
più operare ci ritroveremo in una situazione
drammatica per il settore».
Una vicenda che sembra tanto lontana dalle
località più ambite della Campania per i turisti
e, che, invece, rischia di avere ricadute
enormi.
Questione della quale si è interessato anche il
capogruppo della Lega in consiglio regionale,
Severino Nappi, che aveva presentato
un'interrogazione al governatore Vincenzo De
Luca dopo aver ricevuto «numerose
segnalazioni relative ad autorizzazioni Ncc che
sarebbero state rilasciate in maniera del tutto
irregolare rispetto alla normativa vigente».
In particolare, evidenzia Nappi, «il Comune di
Sirignano risulterebbe aver provveduto
all'assegnazione di 15 nuove licenze in
contrasto con le disposizioni che stabiliscono,
in mancanza del registro pubblico nazionale, il
divieto assoluto di rilascio di nuove
autorizzazioni per l'espletamento del
servizio».
Lo stesso Comune, rileva il consigliere
regionale della Lega, «nel recente passato,
sempre in presenza del divieto, aveva
rilasciato numerosissime autorizzazioni, e
successivamente era stato costretto a
revocarle in autotutela.
Ma non si è mai accertato che questa azione
fosse andata a buon fine.
Col risultato che ci troviamo davanti a un
numero di soggetti, difficile pure da
quantificare con precisione, che
svolgerebbero l'attività in maniera
completamente abusiva, con grave danno per
gli operatori in regola».
I DUBBI
In pratica si ipotizza che i possessori
delle licenze revocate continuino ad operare
grazie ai contrassegni rilasciati da parte degli
uffici del piccolo paesino dell'Avellinese.
Pertanto Nappi ha chiesto a De Luca, «se
risulta vera la notizia dell'autorizzazione da
parte del Comune di Sirignano, di 15 nuove
licenze nonostante il divieto normativo, e in
caso affermativo, quali provvedimenti intenda
adottare per far sì che si annullino le citate
autorizzazioni e per accertare che la revoca
delle autorizzazioni precedentemente
rilasciate sia stata rispettata da tutti».
Ad oggi, però, nonostante siano trascorsi
diversi mesi, da De Luca non è arrivata alcuna
risposta.
«È necessario predisporre controlli mirati per
evitare abusi da parte dei furbi», secondo il
consigliere regionale.
Intanto bisogna trovare una soluzione.
«È fondamentale che i Comuni turistici
rilascino quante più autorizzazioni Ncc
possibile - la strada ipotizzata da Acampora -.
Solo in questo modo potremo, almeno in
parte, arginare il problema».
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