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lunedì 1 gennaio 2024

Antonino Siniscalchi «Nell’era dei social, il copia-incolla ha generato un’altra professione, quella dei… copia-incolla che si spacciano per giornalisti»

Penisola sorrentina - La riflessione su un giornalismo in crisi, spesso chiuso nelle dinamiche social, frettoloso e sciatto, è stata fatta da Antonino Siniscalchi, decano di questa professione in penisola sorrentina. Sono lontani i tempi in cui se ponevano la domanda «che mestiere fai?» rispondere il giornalista era visto come un qualcosa di prestigioso. Oggi alla stessa domanda – «che mestiere fai?» – rispondere il giornalista, lascia quasi basiti. «Sì, ok il giornalista. Ma per vivere?» potrebbe controbattere l’interlocutore. Articoli pagati pochissimo e contratti (per i più fortunati) che più anomali non si può, sono solo alcuni degli aspetti che hanno spinto verso il basso questo settore. «Nell’era dei social, il copia-incolla ha generato un’altra professione, quella dei… copia-incolla che si spacciano per giornalisti – afferma Siniscalchi -. Ma come si fa a qualificare copiatori incalliti o fotocopiatori da tastiera quei soggetti che si professano giornalisti? Già la parola sottintende uno strumento che ha una sua storia e una sua caratteristica ben delineate, il Giornale. Purtroppo, dobbiamo fare in modo che per loro sia coniato un altro termine per definirli, per non offendere la memoria dei Giornalisti che hanno raccontato la storia caratterizzata da fatti e circostanze, non copiatori incalliti o fotocopiatori da tastiera che scimmiottano l'informazione, con una protervia, una arroganza, una ignoranza e una non curanza di deontologia e professionalità impolverate dalla smania di apparire. Al tramonto del 2023 rimane tanta tristezza per una snaturata professionalità che è alimentata da ignoranza e presunzione.

 

Già, ma è proprio l’ignoranza a generare la presunzione. Sarò pure nostalgico, confesso che ho cercato di adeguarmi - aggiunge Siniscalchi -, ma dentro di me persiste l’amarezza di constatare che il Giornalista ha perso l’autorevolezza che dovrebbe caratterizzare il racconto di fatti e circostanze. Gli articoli dei Giornali, quarant’anni fa, avevano una loro decisa incidenza nella risoluzione dei problemi. La verve e la curiosità del cronista caratterizzavano l’informazione sul territorio. Oggi, purtroppo, siamo tutti ingessati dal copia-incolla dei comunicati stampa, che hanno snaturato l’essenza della curiosità del Giornalista. Ci siamo adeguati, ma non abbiamo più quella autorevolezza che diventava, inevitabilmente, uno stimolo per la realtà che caratterizza la quotidianità, politici, imprenditori, varia umanità» conclude Antonino Siniscalchi.

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