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giovedì 4 gennaio 2024

Dal 1909, a Vico Equense, il 6 gennaio, è sinonimo di Pacchianelle

di Pino Visconti

Vico Equense - Dopodomani, 6 Gennaio, il calendario segna la festa dell’Epifania, “la manifestazione della divinità di Gesù”, giorno dedicato, nel Sud Italia, alla fantasiosa figura della Befana, e per la nostra cittadina, è il giorno delle Pacchianelle, che chiudono “l’incanto del Natale", la cui agenda è stata ricolma di iniziative che hanno contrassegnato l’intero periodo delle festività natalizie. Le Pacchianelle, organizzate dall’Associazione Amici delle Pacchianelle, rappresentate da Padre Giuseppe Porzio O.M., Rettore del Convento di San Vito, patrocinate dalla Città Metropolitana di Napoli e sostenute dalla compartecipazione finanziaria della Città di Vico Equense, che le ha istituzionalizzate con delibera n. 126 del 19.10.2006, rappresentano uno degli avvenimenti più prestigiosi che si svolgono nel nostro Comune, un appuntamento con la storia, la tradizione, il folklore, la cultura, che si intrecciano con la fede per far memoria della nascita di Gesù. Con il loro fantasmagorico e multiforme fascino, accompagnate dal profumo di incenso e di agrumi, le Pacchianelle sono una carrellata di ritratti viventi che rappresentano una variopinta panoramica di personaggi che, con il loro presentarsi, esaltano “la tradizione antica della nostra terra”. 


 

E sabato, con inizio alle 14.30, le Pacchianelle lasceranno il Convento di San Vito per dare vita alla loro tradizionale sfilata che, dopo l’incolonnamento che avverrà in Via Le Pietre, percorrerà Via A. Asturi, e a seguire la Raffaele Bosco, Via Roma, Piazza Umberto I°, Via Filangieri, Viale della Rimembranza, Piazza SS. Ciro e Giovanni, (sosta per una preghiera per la pace), Piazza Marconi, Via D. Caccioppoli, Via Santa Sofia, Via Nicotera, Via Santa Maria del Toro, Bivio SS. 145, Via Filangieri, Piazza Umberto I° (sosta per la benedizione col Bambinello), Via Roma, Via R. Bosco, fino al monumento di San Francesco di Paola, ove sarà effettuata la simbologia dell’Adorazione dei Magi, l’offerta dei doni e il bacio al “Bambinello”. Quel “Bambinello", all’interno della scena raffigurante la Sacra Famiglia, adagiato su di un tronetto e portato in spalla, com’è antica tradizione, dai pescatori scalzi, osservato e riverito da quanti, con commozione, gli faranno ala lungo il tragitto, accompagnato dal suono delle zampogne e delle ciaramelle, sarà circondato da una vastissima teoria di pastori e contadini, pacchiane e pacchianelle comprendenti la presenza di insegnanti ed alunni degli istituti Comprensivi “Gian Battista Della Porta" e “Filippo Caulino", che si ritroveranno con il Profeta Isaia e la Sibilla Cumana, con l’ Angelo dell’Annunciazione e quello della Natività , con Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, con tutto il loro particolare seguito, a vivificare quel corteo che, seguendo il passo del Mazziere che funge da battistrada, veicola attenzione ed emozione. . Storia ultracentenaria di Vico Equense, le Pacchianelle, alla loro 113^ edizione, sono significativo patrimonio di una tradizione popolare iscritta, dal 2019 , nel registro dell’inventario dei beni immateriali della Regione Campania ( IPIC ) che, tramandandosi di generazione in generazione, è ricchezza di quella serie di valori etici che, in un mondo multimediale e multisensoriale che tende ad uniformare ogni cosa, rivelano l’indole del popolo vicano legato alle Pacchianelle, “sta custumanza antica che partenno d’ ‘a burgata ‘e Santu Vito, gira tutta Vico". ​

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