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martedì 16 gennaio 2024

Sorrento, il "campo boe" va alla deriva nel Golfo barche e traghetti a rischio

GLI OSTACOLI IN MARE 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Sorrento dice addio alle antiestetiche e pericolose boe che da una ventina d'anni si trovano nello specchio di mare antistante il borgo dei pescatori di Marina Grande. Allo stesso tempo la baia resa celebre nel mondo dalle grandi interpretazioni di Sophia Loren e Vittorio De Sica nel film firmato nel 1955 da Dino Risi «Pane, amore e», sarà oggetto di un accurato intervento di restyling che include anche lavori già progettati e che saranno realizzati prima dell'arrivo della prossima stagione estiva. Nel dettaglio, oltre all'eliminazione del campo boe, si procederà con il ripascimento dell'arenile e il rafforzamento delle scogliere frangiflutti poste a protezione dell'abitato. Opere analoghe interesseranno anche la marina di Puolo, la frazione costiera al confine con il territorio di Massa Lubrense. Si tratta, in buona sostanza, di una serie di interventi che serviranno a migliorare l'estetica di entrambe le marine e, contemporaneamente, consentiranno ai bagnanti di avere a disposizione spazi più ampi lungo le spiagge. I tecnici del Comune, guidati dal dirigente Filippo Di Martino, hanno candidato questo progetto per l'ottenimento dei fondi necessari alle attività programmate, pari a 117 mila euro, dalla Città metropolitana di Napoli. L'ex provincia, il 29 dicembre scorso, ha approvato una nuova determina dirigenziale stanziando il contributo che contiene i finanziamenti attributi a tutti i Comuni costieri e delle isole per il ripristino e la messa in sicurezza dei litorali dopo le mareggiate che durante l'autunno hanno flagellato il golfo provocando ingenti danni. In particolare, per quanto riguarda l'elaborato presentato dal Comune di Sorrento, si prevede l'eliminazione delle boe ancora presenti al largo di Marina Grande, che sono circa una ventina, le quali negli ultimi anni sono diventate sempre più pericolose per la navigazione e per le scogliere visto che a seguito delle sempre più frequenti mareggiate, causa la forza delle onde e delle correnti, in diversi casi si sono disancorate dagli ormeggi posti sul fondale, andando alla deriva, con il concreto rischio di impattare contro le unità in transito.

 

Tra l'altro non sono mai state particolarmente amate dai pescatori e dai diportisti che le hanno utilizzate ben poco preferendo attraccare le imbarcazioni all'interno delle scogliere poste a protezione dell'abitato che assicurano anche una maggiore salvaguardia dei natanti. Senza dimenticare che quelle enormi strutture metalliche, piazzate ad una esigua distanza l'una dall'altra, possono seriamente danneggiare le barche in caso di urto. Niente a che vedere, ad esempio, con quelle ecosostenibili utilizzate all'interno dell'Area marina protetta di Punta campanella che, oltre a non danneggiare le praterie di posidonia presenti sui fondali marini della Costiera sorrentina, vengono rimosse durante i mesi invernali e poi riposizionate in primavera così da evitarne l'eventuale distacco provocato dal moto ondoso del mare. Inoltre recuperare ed avviare a smaltimento le enormi boe in ferro che vanno alla deriva comporta anche ingenti costi a carico delle casse del Comune di Sorrento. Ora, grazie all'approvazione del progetto ed all'arrivo delle risorse della Città metropolitana, quelle che sono ancora ancorate davanti alla baia di Marina Piccola saranno tutte rimosse e caricate su un pontone prima di essere trasferite sulla terraferma e avviate a discarica. Nel frattempo si prevede anche il rafforzamento del molo in muratura adibito alla pesca che, a causa delle sollecitazioni del moto ondoso, ha visto il distacco di alcuni tratti.

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