Penisola sorrentina - Puntuale come una cambiale, tra un mese è Pasqua, inizia la solita tiritera sul traffico in penisola sorrentina. Strade perennemente intasate da automobili e pullman, tempi di percorrenza insostenibili, livelli di smog mai così alti nei centri abitati, disservizi circum e tanto altro. Tutte parole al vento per riempire giornali e pagine web. È triste dirlo: ma qui da noi non cambia mai nulla. Discutiamo sempre delle stesse cose. Dovrebbe essere la strada che porta al relax, eppure negli ultimi anni la Statale sorrentina, nonostante l’apertura della galleria Pozzano-Seiano, rimane un incubo per quanti sono costretti a percorrerla. E puntuale, all’inizio di ogni stagione turistica, la questione-traffico ritorna. Ormai le scene sono sempre le stesse e si ripropongono senza la possibilità di adottare alcun provvedimento per arginare il fiume di auto in transito in tutte le ore del giorno, con punte massime in quelle serali. Chiusa l’esperienza dello scorso anno delle targhe alterne, un esperimento fallimentare, visto che ha inciso poco o nulla sul traffico in entrata ed uscita dalla costiera, si cercano nuove soluzioni. Così i sindaci hanno chiesto un tavolo di confronto urgente al prefetto di Napoli. "Con la stagione turistica e la conseguente crisi della mobilità in Penisola Sorrentina - scrivono i primi cittadini - che attanaglia il nostro territorio causando gravi problemi di vivibilità per i cittadini residenti e rendendo difficile il soggiorno dei numerosissimi turisti, i sottoscritti sindaci dei comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant' Agnello, Sorrento e Massa Lubrense, le chiedono la riapertura di un tavolo di confronto sulla mobilità su gomma, ferro e mare che già durante la passata stagione stava producendo qualche primo frutto. Sicuri della sua sensibilità sull’argomento, la ringraziamo sin d'ora della disponibilità e dell’impegno che vorrà mettere nella risoluzione della problematica esposta".
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.