L'ad Negri: il 27 marzo sarà inaugurato lo svincolo sulla Napoli-Salerno di Gimmo Cuomo - Il Corriere del Mezzogiorno
Una faraonica operazione di rigenerazione
urbanistica.
Il progetto Maximall Pompeii, presentato nel
gennaio 2020, nonostante gli inevitabili
rallentamenti determinati dalla pandemia, è in
dirittura di arrivo.
«Una promessa divenuta realtà», dice con
orgoglio Paolo Negri, amministratore e titolare
di IngenRe Group, la società che sta
ultimando la trasformazione dell'ex area Vega
Tecnotubi di Torre Annunziata in un grande
contenitore di attività commerciali e di servizi
a disposizione di residenti e turisti.
Dottor Negri, può fornire una tempistica
precisa?
«Stimiamo di aprire nell'ultima quindicina di
ottobre.
Per quanto riguarda la consegna delle singole
unità ci sarà uno sfalsamento tra quelle
grandi, che saranno consegnate a giugno, e
quelle più piccole che saranno messe a
disposizione a settembre per il
completamento degli allestimenti.
Si tratta di un'opera composita perché non è
una struttura commerciale tout court , ma un
contenitore concepito per offrire
un'esperienza particolare ai consumatori.
Lo spazio commerciale ci sarà, ma è diverso
dal layout classico perché non sarà una
struttura introversa, ma estroversa, cioè
rivolta e proiettata verso l'esterno.
Penso alla grande agorà, alla grande fontana
sulla quale si affaccia la zona dedicata alla
ristorazione.
Quest'ultima opera ricorderà, in dimensioni
più ridotte, quella di Dubai: offrirà un grande
spettacolo.
La logica di fondo è coccolare il cliente.
Abbiamo prestato grande attenzione ai flussi
turistici, ai 4,5 milioni annui di visitatori degli
Scavi, ai 2 milioni di fedeli che si recano al
Santuario di Pompei.
Poi ci sono i grandi bacini turistici della
Penisola sorrentina e della Costiera
amalfitana.
Siamo a 20 chilometri dall'aeroporto di
Capodichino, a poco più di quaranta da quello
di Pontecagnano: siamo in una posizione
baricentrica».
La pandemia ha indotto cambiamenti al
progetto iniziale?
«L'impianto architettonico è rimasto
sostanzialmente quello originario.
Ma abbiamo implementato contenuti e servizi:
ci saranno un cinema, un auditorium, un
teatro, un centro congressi.
E poi l'hotel, grazie all'intesa col gruppo
Marriott».
Quando l'apertura dello svincolo autostradale
sulla Napoli-Salerno?
«Il 27 marzo».
Avete avviato contatti con le istituzioni, in
particolare con il Parco archeologico di
Pompei?
«Da subito abbiamo cercato un rapporto col
direttore Gabriel Zuchtriegel.
Con orgoglio, sulla falsariga dell'esperienza
del gruppo Della Valle per il Colosseo,
abbiamo proposto di contribuire al restauro
della Casa del Centenario.
Il nostro, naturalmente, sarà un apporto
esclusivamente finanziario.
Vorremmo avere anche la possibilità di
esporre all'interno del Maximall riproduzioni
fedeli dei calchi e degli affreschi pompeiani.
Aspettiamo con fiducia il compimento dell'iter
burocratico».
Prospettive occupazionali?
«I numeri sono alti, stiamo parlando di 1.500
posti di lavoro, che potranno crescere in
funzione del successo dell'iniziativa.
I giovani avranno l'opportunità di entrare in
contatto con il mondo per il tramite di colossi
internazionali come la Marriott o Discovery,
grazie al quale faremo rivivere in digitale gli
ultimi giorni di Pompei per le scolaresche.
Si aprono insomma prospettive che vanno
oltre il territorio, anche se il nostro auspicio è
che le risorse migliori restino sul territorio per
rafforzarne le potenzialità»
.
Come avverranno le assunzioni?
«I singoli gruppi che si insedieranno
utilizzeranno i loro portali per raccogliere le
disponibilità.
Poi, attraverso agenzie specializzate
effettueranno le selezioni.
Noi creiamo le opportunità, ma non abbiamo
molta voce in capitolo per le assunzioni».
Spazi per l'enogastronomia?
«L'Italia è conosciuta nel mondo come la
patria del gusto e della Dieta mediterranea.
Anni fa, quando portavo ancora i pantaloni
corti, l'area del food era considerata
residuale.
Ora i criteri sono radicalmente cambiati,
sicché daremo grande attenzione a chi vorrà
valorizzare la nostra cucina e i nostri vini.
Non faccio ancora nomi.
Ma abbiamo già definito l'80 per cento dei
contratti.
Posso però dire che l'offerta, sia per gli utenti
locali che per i turisti, sarà molto variegata».
Quanta attenzione alla sostenibilità?
«Abbiamo svoltato: non consumiamo più
territorio, ma portiamo avanti interventi di
riqualificazione e rigenerazione urbana di
spazi ai quali diamo contenuti.
Proprio in questi giorni a Capodrise abbiamo
riaperto un contenitore degradato, chiuso da
15 anni.
Lo stesso faremo a Salerno sull'area dell'ex
Consorzio agrario, per altri 250-300 posti di
lavoro»
.
Altre iniziative al Sud?
«Di qui a qualche mese avvieremo i lavori in
un capannone dismesso nell'area industriale
di Bari per offrire spazio a un nuovo Tecnomat
(ex Bricoman).
Si prevedono altri 150 posti».
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