Sorrento - Invitato per tagliare un nastro e parlare di mare pulito, il governatore Vincenzo De Luca vira. « Dovevamo fare l'ospedale unico della penisola sorrentina, ma è bloccato. Unico caso al mondo » , dice il presidente della Regione Campania dal palco del teatro Tasso al centro di Sorrento. Un motivo c'è. E lo capiscono presto tutti. In platea il sindaco di Sant'Agnello, Antonino Coppola, è tra gli ospiti della giornata organizzata da Gori e dal presidente Eic, Luca Mascolo, per presentare il nuovo sistema di depurazione. Che, dalla prossima estate, dovrebbe impedire l'inquinamento del mare anche con il picco record di turisti. Ma l'occasione è imperdibile. Ed ecco che nel suo intervento, di ieri mattina, De Luca vola dalla depurazione all'ospedale. « Stiamo attenti perché, se viene sollevato un problema di assetto e di tenuta idrogeologica, noi dobbiamo chiudere anche l'ospedale che c'è e dobbiamo dire a tutti quelli che hanno le abitazioni civili, gli esercizi commerciali, che devono rifare gli interventi di messa in sicurezza di tutto il territorio» , va giù duro. Parlando a Coppola che, con la sua coalizione e gli ambientalisti, alla struttura sanitaria con 247 posti letto e 113 milioni di euro di investimenti al centro del suo Comune ha detto "no" sollevando, tra gli altri motivi, il rischio idrogeologico. «Se il problema è questo, allora bisogna chiudere tutto. Altrimenti è una manfrina che è stata messa in piedi per ragioni di municipalismo» , dice il presidente della Regione Campania.
Che ha dalla sua tutti gli altri sindaci, presenti in sala per ascoltarlo. E aspettavano da tempo la realizzazione dell'ospedale unico della penisola sorrentina. Poi il voto del consiglio comunale di Sant'Agnello, con Coppola a capo del fronte del no, ha bloccato il progetto nella fase esecutiva. «Il posto è sbagliato. Si rischia per la fragilità dal punto di vista idrogeologico e per i problemi legati alla viabilità » , ha in più occasioni ribadito il sindaco, sostenuto da urbanisti e ambientalisti. Era metà settembre quando il consiglio comunale di Sant'Agnello ha bocciato la delibera di variante al piano regolatore indispensabile a fare partire i lavori. Dopo 7 mesi De Luca non dimentica. Mentre aspetta l'esito del ricorso al Tar, presentato dall'Asl Na3 contro il provvedimento del Comune sorrentino, alza la posta in gioco. «Deciderà il Tar » , dice De Luca. Ma comunque vada Coppola ha un conto da saldare. «Il Comune, in ogni caso, se non andiamo avanti, dovrà risarcire la Regione Campania che ha investito già 4 o 5 milioni di euro per fare progettazioni, indagini e quant'altro», parola di De Luca.
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