di Dario Sautto - Il Mattino
Sant'Agnello - Le 38 famiglie residenti nel complesso edilizio dell'housing sociale di Sant'Agnello ora rischiano nuovamente lo sgombero. Tutto ciò in virtù del pronunciamento della Corte di Cassazione (terza sezione penale, presidente Luca Ramacci) che ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Andreana Ambrosino) contro il provvedimento del gip del tribunale oplontino, che aveva (per due volte) sospeso lo sgombero delle palazzine di via Monsignor Bonaventura Gargiulo, richiesto due anni fa dalla Procura.
LA VICENDA
Tra il sequestro preventivo e il rinvio a giudizio di una quindicina di persone - tra cui l'ex sindaco di Sant'Agnello Piergiorgio Sagristani - in quella che viene ritenuta una lottizzazione abusiva, 38 famiglie assegnatarie degli appartamenti comprati a prezzo di mercato dalla società dell'ingegner Antonio Elefante hanno «occupato» le case, attualmente sotto sequestro con utilizzo.
Il giudice per l'udienza preliminare, con il rinvio a giudizio, aveva disposto la sospensione dello sgombero che, però, secondo i principi di proporzionalità e indispensabilità stabiliti dalla Cassazione non spettava a quel giudice per due motivi. Innanzitutto poiché «il provvedimento di sequestro aveva assunto stabilità» e «non poteva costituire oggetto di rivalutazione» da parte del giudice. A tal proposito, la decisione sullo sgombero sarebbe spettata al tavolo tecnico insediato presso la Procura e non all'amministratore giudiziario. Inoltre, i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il secondo principio sull'aggravio urbanistico ritenuto «assolutamente rilevante» e «attestato dall'insediamento di 38 nuclei familiari nell'immobile occupato».
LA NUOVA UDIENZA
Gli ermellini hanno poi rinviato gli atti al gip di Torre Annunziata, che dovrà pronunciarsi secondo i principi dettati dalla terza sezione penale. «La Cassazione afferma il procuratore Fragliasso ha accolto il ricorso presentato dal pubblico ministero, ritenendo giuste le nostre doglianze. Ora attenderemo il nuovo pronunciamento del gip del tribunale di Torre Annunziata, che dovrà attenersi ai principi enunciati dalla Suprema Corte». Successivamente, la questione dello sgombero potrebbe tornare nuovamente in discussione nelle prossime settimane, soltanto dopo la nuova udienza preliminare sulla vicenda.
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