Il governatore: se a rischio idrogeologico smantelliamo anche il distretto sanitario. Il sindaco zittito dal vivo risponde in rete “Non ha rispetto, è l’arroganza al potere”
di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Sant’Agnello - Da un'opera pubblica completata ad un'altra oggetto di controversie politiche e querelle giudiziarie il passo è stato breve. Il tempo per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di salire sul palco del teatro Tasso di Sorrento. È qui che giovedì scorso istituzioni ed enti pubblici, insieme a Gori, hanno definitivamente detto addio al depuratore di Marina Grande che si avvia verso la dismissione grazie al collettamento dei reflui all'impianto consortile di Punta Gradelle, a Vico Equense. Per il governatore «un'opera strategica per il nostro territorio». Ugualmente importante potrebbe essere la realizzazione del nuovo ospedale unico della penisola sorrentina, bloccato dallo stop imposto dal Consiglio comunale di Sant'Agnello. E De Luca, una volta messo piede in Costiera, non poteva farsi sfuggire l'occasione per affrontare la questione.
LA QUERELLE
Nel corso del suo intervento De Luca ha ribadito il punto di vista della Regione e dell'Asl Napoli 3 Sud: se l'area individuata per il presidio non è stabile dal punto di vista idrogeologico, come sostiene il Comune, tutte le attività che si trovano in quella zona, compreso il distretto sanitario, dovranno essere smantellate così come le abitazioni. Sceso dal palco prima di imboccare la porta per allontanarsi De Luca ha incrociato il sindaco di Sant'Agnello, Antonino Coppola, e qui i toni si sono alzati come si può rilevare anche da alcuni video che girano in rete ben presto diventati virali. De Luca ha ricordato che la Regione ha presentato ricorso al Tar contro la delibera dell'assemblea civica di Sant'Agnello del 16 settembre 2023 che, accogliendo alcune osservazioni al progetto avanzate da un cittadino e da due associazioni ambientaliste, ha di fatto bloccato la procedura per la costruzione della nuova struttura sanitaria. «Ci dovete dare 5 milioni di euro, poi l'ospedale lo facciamo da un'altra parte», ha detto De Luca riferendosi alle somme spese per predisporre gli elaborati e delle quali si chiede ora la restituzione al Comune costiero. Il governatore non ha esitato a zittire i tentativi del primo cittadino di far valere le proprie ragioni. «Tu hai sollevato un problema di assetto idrogeologico - ha proseguito rivolgendosi al sindaco -. Se è così dobbiamo chiudere l'ospedale (il distretto sanitario, ndr). Farò fare dei controlli ad hoc e se c'è anche un'ombra di problema voi chiudete l'ospedale a Sant'Agnello».
"APERTO AL DIALOGO"
Il sindaco Coppola, non avendo avuto la possibilità di replicare dal vivo, ha poi affidato alla rete il proprio pensiero. «In alcune occasioni la politica manifesta la sua faccia peggiore, l'arroganza del potere e, peggio, del pensiero unico - scrive sui social -. Il rispetto delle persone, ancor prima delle istituzioni, non dovrebbe mai mancare. La politica che non ascolta diventa distante dai cittadini, li allontana». Poi si dice comunque «aperto al dialogo». Coppola conclude spiegando che esiste «un obbligo morale di evitare narrazioni semplicistiche su temi importanti, uno tra tutti la salute, di continuare a ricercare, seppur faticosamente, mediazioni che non siano opportunistiche. Ringrazio i tanti che mi stanno esprimendo solidarietà». Ed in effetti sono molti i messaggi di sostegno arrivati. In attesa dell'udienza del Tar fissata per il prossimo 9 ottobre.
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