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lunedì 20 maggio 2024

Pizza Village. Dopo Napoli Milano e Londra

L'edizione 2024 dal 14 al 23 giugno 

di Paola Cacace - Il Corriere del Mezzogiorno

Napoli - Sede confermata: la Mostra d'Oltremare Paola Cacace Napoli, poi Milano e Londra. La pizza va in giro per il mondo, e questa non è una novità, ma così fa anche il Coca-Cola Pizza Village, evento ideato da Oramata grandi Eventi in collaborazione con AADV Entertainment che si terrà nel capoluogo partenopeo tra il 14 e il 23 giugno e che poi si sposterà a Milano (tra il 4 e l'8 settembre) e persino a Londra (tra il 19 e il 22 settembre). «Il Pizza Village è un grande contenitore di eventi, non solo legati al cibo - ha detto il Ceo & Founder di Oramata Grandi Eventi, Alessandro Marinacci - tra questi, la musica con il palco di RTL, con i big della musica, con le dirette radio e tv ogni giorno, e con le masterclass di Casa Caputo, con cui seguire gratuitamente le lezioni di pizza napoletana, e che saranno organizzate anche nell'evento di Londra, sulle rive del Tamigi». «Il Pizza Village non è solo un food festival ma è un contenitore di entertainment, ricco di contenuti - ha aggiunto Matteo Colombo, ceo di AADV Entertainment - . Quest'anno, a Milano, la seconda edizione avrà una durata maggiore rispetto alla prima del 2023. Ma l'obiettivo del Pizza Village è quello di sviluppare contenuti e non solo in Italia. Siamo proiettati verso nuove mete, non solo europee.

 

A settembre saremo a Londra, ma abbiamo ricevuto diverse richieste, dagli Usa fino agli Emirati Arabi». Ma prima del "tour" ci sarà l'evento di Napoli ormai diventato un appuntamento fisso per golosi della pizza che in qualche modo dà il via all'estate. Il tutto, per questa XII edizione, nell'open air del quartiere fieristico della Mostra d'Oltremare che permetterà in oltre 50mila metri quadri dei giardini di realizzare ancora una volta un vero e proprio villaggio dove troveranno spazio tra le altre cose tante storiche pizzerie campane, l'area ospitalità, il palco concerti, l'area Kids e Casa Caputo. Oltre che l'area in cui si terrà la XXI edizione del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo - Caputo Cup, il 17, 18, e il 19 con la presenza di pizzaioli-concorrenti da ben 26 nazioni, oltre l'Italia, tra cui Giappone, Thailandia, Danimarca, Australia, Messico, Usa e tanti altri per un evento organizzato con l'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, che si preannuncia entusiasmante viste le 11 tipologie di pizza in gara. Infatti, sarà proprio durante la manifestazione, che rafforza la partnership con Mulino Caputo, che si terrà la finale del Campionato itinerante del pizzaiolo organizzato dall'azienda partenopea che proprio quest'anno compie 100 anni. «Il Pizza Village - dice Antimo Caputo, ad del Mulino Caputo - è un grande lavoro di squadra. Mulino Caputo partecipa da sempre perché al Pizza Village vanno in scena i pizzaioli che producono in modo artigianale e perfetto il piatto più famoso del mondo, e lo fanno con una tecnica molto precisa, codificata, che addirittura l'Unesco ha riconosciuto come arte immateriale. Per questo amiamo questa manifestazione e vogliamo che giri il mondo e che tutto il mondo venga a Napoli a scoprire la maestria dei pizzaioli napoletani. Anche quest'anno organizziamo, all'interno del Pizza Village, il Campionato mondiale del Pizzaiolo, che è itinerante e gira il mondo, e quest'anno arriva alla 21esima edizione». In tutto il villaggio il punto di forza resta la partecipazione dei pizzaioli, che quest'anno saranno oltre 200 per un'area degustazione più ampia (tra l'altro confermata la formula menu che comprende con un ticket di 15 euro una pizza, bibita, dolce e caffè). E poi c'è la musica ai piedi della fontana dell'Esedra dove si esibiranno tra gli altri, secondo le prime "indiscrezioni", BigMama, Clementino, Noemi, The Kolors e Tiromancino. E poi ci saranno i dibattiti della settima edizione dei Pizza Tales, organizzata e curata in partnership con Malvarosa, che lancerà l'hashtag #PizzaChic a sostegno del tema che farà da filo conduttore dei dieci incontri previsti: l'evoluzione della pizza da street food a cibo gourmet oggetto di ricerca e sperimentazioni gastronomiche. In una celebrazione della pizza "piatto di lusso democratico".

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