Capri - “La soluzione del guasto alla condotta fra penisola sorrentina e Capri e della conseguente crisi idrica che ha interessato l’isola per 48 ore, da un lato ha messo in risalto le problematiche legate a infrastrutture datate e vulnerabili che periodicamente causano problemi e danni al nostro territorio e dall’altra parte ha reso evidente che la sinergia fra amministrazione pubblica e associazioni è necessaria per individuare le giuste soluzioni in caso di emergenza. In ogni caso, anche Federalberghi si farà promotrice di una class action per arrivare al ristoro dei danni subiti a causa di questa emergenza e delle altre eventuali e future”. Così il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Lorenzo Coppola, all’indomani della conclusione della crisi idrica che ha interessato i comuni di Capri e Anacapri e che ha messo in grave difficoltà il sistema turistico dell’isola, oltre che condizionare la vita di residenti e ospiti. “La decisione di chiudere l’isola agli arrivi dalla terraferma è stata doverosa in assenza di indicazioni chiare da parte del gestore idrico Gori che fino al pomeriggio di ieri non ha potuto o non è stata in grado di fornire notizie certe sulla ripresa della fornitura dell’acqua nei nostri comuni. Quello concordato con le amministrazioni pubbliche è stato un atto di responsabilità a tutela delle persone, nel momento in cui nessuno era in grado di dire per quanto tempo ancora sarebbe persistita l’emergenza, ore o giorni”.
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