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martedì 23 luglio 2024

Baia invasa dalle barche caos nel mare di Nerano

IL CASO 

di Dario Sautto - Il Mattino

Massa Lubrense - Scorci mozzafiato, mare cristallino, spiagge attrezzate, colori e profumi tipici di un paradiso naturale che attira migliaia di persone ogni giorno. Questa è Marina del Cantone a Nerano, Comune di Massa Lubrense, a metà strada tra Sorrento e Positano, in una zona sempre più frequentata dai turisti di tutto il mondo. Un paradiso, appunto, che rischia di essere rovinato da una «ciurma di pirati», pronti a sfrecciare con i propri battelli tra i bagnanti, incuranti di bambini che giocano in acqua e divieti di navigazione, tra boe e ormeggi in gran parte abusivi. «Servono più controlli e maggiore sicurezza» denunciano alcuni bagnanti, letteralmente sconvolti dall'ultimo folle weekend che ha rovinato il loro soggiorno nel paradiso di Marina del Cantone. Con il boom di agosto ancora lontano, le preoccupazioni sono legate a quanto accaduto negli ultimi fine settimana. Guardando dall'alto, si possono vedere decine di barche ormeggiate a un centinaio di metri dalla costa, ma anche i soliti battelli «stracolmi, che trasportano addirittura 20 persone a bordo di imbarcazioni di cinque metri» denunciano i bagnanti, che hanno assistito all'ennesima domenica di scorribande in mare.

 

A quanto pare, il trasporto a bordo dei battelli è collegato a cinque rinomati ristoranti della zona, ovviamente specializzati in piatti di mare e negli spaghetti alla Nerano, il piatto tipico della zona. I locali offrono alla clientela il servizio di trasporto direttamente dai propri yacht ormeggiati a un centinaio di metri dalla riva, fino al ristorante. E lo fanno sostengono i bagnanti «in violazione di tutte le norme della navigazione, sfrecciando tra i bagnanti, avventurandosi in manovre spericolate tra i bambini che giocano in mare, mettendo in pericolo l'incolumità di tutti». L'attracco, tra un viaggio e l'altro, avviene grazie ad alcuni ormeggi e boe «in gran parte abusivi e non autorizzati, praticamente a riva nei pressi dei lidi e che nelle ultime settimane si sono ampliati in modo irregolare». Un quadro a dir poco sconcertante, quello che viene denunciato dai bagnanti di Marina del Cantone: «Ogni anno va sempre peggio, gli abusivi riescono a prendere sempre più spazio, nessuno controlla chi è autorizzato e chi meno. Così non si tutela il turismo». Nelle scorse settimane, proprio le acque a largo di Marina del Cantone sono state teatro di un grave incidente in mare. In quel caso, un'imbarcazione fu travolta da uno yacht di una società di charter di Positano che non si fermò per prestare soccorso. I tre naufraghi furono salvati, mentre la barca affondò: l'imbarcazione pirata, invece, proseguì la sua corsa senza prestare soccorso. Le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e condotte dai militari della Capitaneria di Porto di Castellammare hanno portato in poche ore all'identificazione dello yacht che aveva causato la collisione in mare e il naufragio dell'altro natante, sottoponendo a sequestro l'imbarcazione pirata. Tutto ciò avviene in acque che ricadono nell'Area Marina protetta di Punta Campanella, dove esistono divieti e limitazioni che riguardano la grandezza delle imbarcazioni, la velocità da osservare e le incursioni sotto costa, per la salvaguardia dell'ecosistema marino. Più si è vicini alla costa, più le limitazioni aumentano e le regole da rispettare diventano più stringenti, anche se dalle denunce dei bagnanti a Marina del Cantone più di qualcuno sembra agire da pirata, violando tutte le limitazioni, mettendo anche in pericolo adulti e bambini.

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