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sabato 13 luglio 2024

Meta. Emergenza affitti, per i B&b ecco due paletti dal Comune

di
Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Meta - Mettere dei paletti alla realizzazione di nuove attività extralberghiere sul territorio comunale. L'amministrazione di Meta è intenzionata a fare sul serio per arginare l'overtourism e avviare politiche concrete contro l'emergenza abitativa. Problemi che dopo la crisi pandemica attanagliano l'intero comprensorio della penisola sorrentina. Ma il sindaco Giuseppe Tito e la sua squadra ora sono pronti ad agire. E lo fanno modificando il regolamento edilizio con l'obiettivo, come spiega il primo cittadino, «di contrastare l'apertura di nuovi esercizi attraverso una strategia incentrata sulla tutela del tessuto urbano, la preservazione del carattere locale e la gestione degli impatti sul mercato immobiliare, cercando di assicurare che lo sviluppo turistico sia sostenibile e in armonia con le esigenze della comunità, bilanciando i diversi interessi». In concreto sono due i punti sui quali si andrà ad intervenire introducendo alcune limitazioni. Per non gravare ulteriormente sul carico urbanistico e per un utilizzo equilibrato degli alloggi disponibili sul territorio comunale, non potranno più essere adibiti a strutture extralberghiere, gli immobili di superficie utile inferiore ai 65 metri quadrati. Sarà, inoltre, introdotto un tetto alle autorizzazioni. Potranno essere destinate all'esercizio di queste attività un numero massimo di 310 unità abitative, vale a dire il 10 per cento di quelle esistenti a meta (3.100) così come rilevate dall'ultima anagrafe edilizia.
  Ad oggi, in città, sono 177 le concessioni rilasciate per affittacamere, case vacanza e bed and breakfast. Il che significa che sono già oltre la metà del limite stabilito. Se, come previsto, il Consiglio comunale in programma giovedì prossimo approverà le modifiche al regolamento, ci sarà la possibilità di chiedere solo altre 133 licenze. Poi basta. Quella che sta per essere introdotta è comunque una stretta annunciata. Già prima delle elezioni che poco più di un mese fa hanno portato Tito a diventare sindaco per la terza volta di fila, il gruppo che lo sostiene ha inserito nel proprio programma un punto dedicato proprio all'emergenza abitativa, impegnandosi a «mitigarne gli effetti devastanti». L'iniziativa di Tito incassa anche il sostegno di una delle associazioni di settore più attive nel comprensorio costiero. «Da apprezzare il coraggio del sindaco Tito che passa dalle parole ai fatti su uno dei problemi che sta colpendo al cuore le zone a prevalenza turistica - sottolinea Sergio Fedele presidente di Atex -. L'argomento è complicatissimo anche per l'intreccio esistente tra le competenze nazionali, regionali e comunali. Ma continuare a nascondersi significa non regolamentare il settore extralbeghiero». Ciò non toglie che gli operatori esclusi potrebbero presentare ricorsi.

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