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venerdì 9 agosto 2024

Capri, nell'oasi protetta arrivano agenti infiltrati «Così lo stop agli inchini»

LA STRETTA 

di Antonino Pane - Il Mattino

Capri - Faraglioni osservati speciali. Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, è stato categorico: nessuna barca si deve più avvicinare a quegli scogli. Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di ieri, presieduto proprio dal Prefetto, ha esaminato la questione nel dettaglio e dopo aver ascoltato gli interventi ha deciso, tra l'altro, di rafforzare i servizi di vigilanza e controllo proprio delle acque antistanti i Faraglioni e in prossimità delle coste dell'isola di Capri. Una decisione volta, evidentemente, alla tutela delle persone e dell'ambiente. E, per evitare che si possano ripetere le violazioni alla normativa in materia riscontrate nei giorni scorsi, nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti delle Capitanerie di Porto ed il Sindaco di Capri Paolo Falco, si è auspicato, in prospettiva, di prevedere misure di interdizione fisica all'area mediante l'apposizione di cime galleggianti. 

LE BOE 

Insomma si va verso le boe si Faraglioni per impedire le violazioni e lo stesso Prefetto ha chiesto di intensificare la vigilanza proprio in quell'area. Il cordone intorno ai Faraglioni e, in particolare le boe, erano state chiesto dallo stesso sindaco di Capri, Paolo Falco, all'indomani della vicenda che ha coinvolto un suo conigliere comunale con delega al demanio, sospettato, dopo che lui stesso ha pubblicato una foto su Facebook, di aver attraversato in gozzo il foro del Faraglione di mezzo.


Intanto la Guardia Costiera sta affilando le armi per colpire duramente chi viola zone vietate alle imbarcazioni a cominciare proprio dai Faraglioni. Gli ufficiali dell'ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania, stanno mettendo a punto provvedimenti e procedure che in base al codice della navigazione possono portare fino alla sospensione della patente nautica. Un modo efficace per colpire diportisti indisciplinati e, peggio ancora, per fermare chi svolge attività commerciale con condotte pericolose. Sempre la Guardia Costiera sta lavorando sul filone di chi promuove le violazioni. Una task force, specializzata in questo tipo di indagine sta verificano anche le pubblicità che vendono tour via mare. «Abbiamo impegnato uomini e mezzi perché queste violazioni devono finire - ha ripetuto ieri l'ammiraglio Vella -. Ora basta, pensavamo che gli inviti a rispettare le regole potessero bastare, invece si continua con le violazioni». E mentre parliamo con l'ammiraglio arriva da Capri un filmato appena girato ai Faraglioni: si vede grande motoscafo stracarico di persone che viola il Faraglione di mezzo. «Ecco ci risiamo. Abbiamo diversi filmati come questi dove sono la barca è molto bene identificabile. Colpiremo in maniera molto dura queste violazioni. L'ammiraglio Vella impartisce immediatamente gli ordini per rintracciare e convocare il comandante di questa barca. La Capitaneria di Porto di Napoli opera insieme a quella di Castellammare di Stabia. In campo ci sono tutti gli uomini e le donne impegnate nell'operazione estate sicura. E con la Guardia Costiera collabora la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia. 

I CONTROLLI 

Non a caso il prefetto di Bari, ha parlato di controlli intensificati da parte delle forze dell'ordine. Intanto continuano i controlli anche in altre aree di particolare interesse come l'Area Marina Protetta di Punta Campanella. La Guardia di Finanza ha reso noto che per tutta la settimana sono stati effettuati controlli volti ad accertare la regolarità e il rispetto delle concessioni demaniali marittime nel Comune di Massa Lubrense, e in particolare a Nerano. L'operazione condotta dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza Massa Lubrense unitamente al locale Ufficio Marittimo della Guardia Costiera, ha portato al sequestro in mare di varie decine di boe/gavitelli abusivi per ormeggio di barche, con le relative cime e catenarie e di uno specchio d'acqua di circa 1000 metri quadrati nonché al deferimento di un soggetto residente alla competente Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva di demanio marittimo. Inoltre, sono stati svolti anche controlli sul personale impiegato presso le unità da diporto presenti nella zona e intente a fornire servizio di charteraggio, accertando la presenza di due lavoratori "in nero", sprovvisti pertanto delle previste tutele in materia previdenziale e assistenziale. L'azione congiunta della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera proseguirà al fine di tutelare i diritti della collettività e a contrastare ogni forma di abusivismo e di violazione economico-finanziaria che possa ledere il patrimonio naturalistico.

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