di Filomena Baratto
All'inizio dell'innamoramento si è in perfetta sintonia. Lentamente tutto prende forma meglio e si distinguono le cose cominciando a chiarire quello che prima era soffuso. Immancabili le scenate di gelosia che l’uomo non gradisce. C'è chi sbraita, chi indaga, chi diventa muta, chi fa l'offesa a vita. E le fa anche per la panettiera sotto casa. Lui è felice con te ma tu lo opprimi, magari se non l’ha guardata, la panettiera dico, andrà a comprare il pane per la prima volta col proposito di conoscerla. All’uomo non bisogna complicare la vita. Non creare film che non ci sono (ancora), tutto scorre liscio, là dove tu trovi solo sassi. Se non vuoi attentare alla sua pazienza, poi, non fare che debba attenderti, prima di uscire, come un pellegrino. Non basta ricordargli che ci tieni a farti bella, non lo percepisce, anche se ci sono uomini più vanitosi delle donne. Sii più semplice, sobria, ricordati che non sei una bambola. E se ha degli amici, non interferire mai con quello che dice o fa con loro. Dovrà pur avere una sua vita sociale e non dare spiegazione di ogni suo agire. Se ha deciso di farsi crescere la barba, di cambiare il profumo, abbigliamento, lasciagli la libertà di farlo senza pensare subito al peggio. Se è arrabbiato, nervoso, non fargli il terzo grado perché vuoi sapere, a tutti i costi, il male che lo attanaglia. Ci sono momenti nella vita che non si vogliono condividere. E ricordati che non ha pazienza, non è nella sua natura e se lo trascini in un’uscita interminabile, durante la quale lo lasci in macchina, mentre tu girovaghi per i negozi, non puoi pretendere che, al rientro, sia integro mentalmente.
Dopo il tempo rimasto ad aspettarti un minimo di reazione te la devi aspettare. In quel caso è meglio stare zitta e incassare. Quello che proprio non ama l’uomo è quando ti impegni a fare l’investigatrice più della signora in giallo o Agatha Christie. Se vuoi conoscere qualcosa o qualcuna, chiediglielo, non andartene a zonzo scomodando gli altri. E poi ci sono quei momenti romantici che si passano insieme, così perfetti che lui non immagina gli rovinerai col tuo mal di testa. Sì, il fatidico mal di testa. Ce n’è uno per ogni occasione: per non uscire, per vedere se tiene a te quando non stai bene, per glissare su una situazione. Ma più di tutti gli altri non sopporta quello che arriva quando varchi la soglia della camera da letto e puntualmente lo lasci in bianco. Ripetuti nel tempo questi mal di capo atipici si sommano e diventano un capitale non speso. E se hai le tue ragioni per sprigionarlo, lui lo prenderà sempre come una scusa, che, tradotta in termini chiari, significa che non ci stai. Allora è inutile fare l’investigatrice sulla sua segretaria se poi lo allontani. Altro argomento fondamentale all’interno della coppia è quello dei familiari. Se lui non va d’accordo con i tuoi, non devi rimproverarlo, ma evitare di far nascere un dissidio tra loro e creare premesse per facilitare il rapporto. Spesso i familiari diventano motivo di discussioni infinite soprattutto quando tu fai le differenze tra i suoi e i tuoi. E pensi che sia giusto che li sopporti in nome del tuo amore. Ama te non i tuoi, fattene una ragione. E ancora non scherzare sulle sue mancanze, non dire al mondo che non ti porta il caffè a letto, dovresti poi aggiungere che esce prima di casa e tu dormi ancora, che ha il petto villoso e tu lo vuoi come l’attore turco, o che proprio non gli piace la palestra, che mangia troppa carne, che ha il costume sgambato e tu preferisci i boxer, che è maldestro alla guida e ha fatto già tanti incidenti. Ti puoi risparmiare tutte queste cose, lo metti solo in cattiva luce. E non portargli a casa dei pesetti, così, invece del sonnellino pomeridiano, si esercita come in palestra, vedendogli spuntare la tartaruga che non ha mai avuto. All’inizio ti piaceva? E adesso perché vuoi cambiarlo? E poi non fare mai quel giochetto psicologico di spostare l’attenzione su di lui fisicamente, per distoglierla da te. Magari hai messo tu massa grassa e vai all’attacco dicendo che quando vi siete messi insieme era proprio un figo. E tu? E se ti porta un regalo non scherzarci su: "Ah, mi hai portato la camicia trasparente perché vuoi dire che sono poco sexy?" Allora ti allontani da lui per una settimana, per fargliela pagare, poiché implicitamente e nemmeno tanto, ti ha voluto dire che devi cambiare. Potresti apprezzare, magari regalandogli una canottiera da contadino anni '50, quando gli uomini avevano muscoli veri e non di palestra, come nella pubblicità di “Antonio ho caldo”. E dei figli, ne vogliamo parlare? Nell’educazione siete intercambiabili, inutile dire al ragazzo:" Quando viene papà facciamo i conti". Di che? Se il figlio sta con te, perché aspettare? Papà non è responsabile quando è assente, altrimenti il figlio crede che lui sia l’ostacolo e tu quella da raggirare. Quale autorevolezza hai se aspetti lui a dirimere un fatto accaduto sotto i tuoi occhi? Per quanto concerne la cucina, ogni tanto fai un pranzo classico e non super veloce perché tanto stai sempre in giro e con la scusa della parità lo metti a pane e acqua e, per mangiare qualcosa di decente, bisogna uscire. Ricordo poi che il regalo dev’essere sentito ed è inutile mettersi nelle orecchie per l’orologio ultimo modello o anello con la pietra perché se ne sei priva, ti senti inadeguata. Se anche ti portasse un filino di collana o solo delle margherite, devi esserne felice. E ogni tanto impara ad apprezzarlo anche davanti agli altri e non criticarlo al primo scontro con chiunque. Dire che è premuroso, è attento, sa comportarsi, ti vuole bene, fa piacere ricordarlo. E poi non farlo nero davanti ai suoi come a dire che hanno un figlio inetto e tu sei la migliore, perderai solo credito davanti ai loro occhi. Vi siete scelti da soli, non c’entrano i genitori e non sono responsabili di ciò che tra voi non funziona. Così se c’è la partita che non ami, inutile protestare, sai che gli piace e non puoi farci niente. E poi non fare l’inquisitrice con ogni persona che incontrate volendo sapere tutto come se fosse lì per rubarti il compagno che magari tratti pure male. E se qualcosa presumi non vada bene, parlane. Se è lui a portare i conti di casa non farai spese folli perdendo la cognizione del denaro e nemmeno sarai così rigida da lamentarti anche quando compri solo il pane. Devi conoscere i suoi pregi, i suoi difetti e il suo lavoro. Una donna che non conosce parte della vita del marito, non è una vera compagna. Le difficoltà del lavoro, le sue paure, i suoi progetti devono essere priorità e non occasionali momenti in cui si apprende qualcosa. Investire sull’altro più con i fatti che non presunte preoccupazioni.
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