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lunedì 26 agosto 2024

Rifiuti lasciati nel fiordo i volontari ripuliscono la spiaggia di Crapolla

LA MOBILITAZIONE 

di Massimiliano d'Esposito - Il Mattino

Massa Lubrense - Nuova operazione di pulizia nel magnifico fiordo di Crapolla, a Massa Lubrense. Rimossi diversi sacchi di rifiuti da quella che è una delle spiagge più suggestive della penisola sorrentina, che si trova nella caratteristica insenatura naturale della costa che si apre a poca distanza dall'arcipelago de Li Galli e dagli isolotti de l'Isca e di Vetara. Per l'elevato valore ambientale è un sito di riserva generale (Zona B) nell'ambito dell'Area marina protetta di Punta Campanella. Una piccola baia dal grande fascino che va salvaguardata anche per l'immenso valore storico. Nel caratteristico borgo marinaro, ancora oggi utilizzato da molti pescatori della frazione di Torca come base di partenza e di ricovero per le uscite in mare, si notano svariati resti di costruzioni romane, come le cisterne per la raccolta delle acque piovane. 

IL FIORDO 

La storia vuole che Crapolla fosse stata abbandonata nei primi secoli dell'era cristiana. Il fiordo, però, tornò a rivestire un ruolo importante grazie ad una imponente abbazia qui costruita all'inizio dell'anno mille. Edificio, descritto dalle cronache del tempo come un «tempio con colonne di marmo e con suolo lavorato a mosaico», che era sicuramente uno dei più belli e ricchi dell'epoca. Sorto come monastero dei Benedettini Neri, nel corso dei secoli divenne possedimento di vari ordini monastici.

 

Dell'originaria abbazia di San Pietro non resta ora che una cappella votiva intitolata allo stesso santo, costruita con le pietre dell'antico edificio: oggi sono ancora visibili dei fusti di colonne ed alcune basi marmoree. Sulla spiaggia, invece, sorgono i caratteristici «monazzeni» utilizzati come magazzini dai pescatori. Una insenatura da tutelare a tutti i costi, insomma. Per questo motivo all'imbocco della baia è stato posizionato da parte del Parco di Punta Campanella un cordone di boe per impedire la navigazione in prossimità della riva. Per i diportisti che vogliono fermarsi qui senza arrecare danni all'ecosistema marino e mettere a rischio l'incolumità di chi è in acqua, da quest'anno sono disponibili i gavitelli piazzati al di fuori del fiordo ai quali è possibile ormeggiare pagando una tariffa oraria. L'unico modo per raggiungere la spiaggia rimane così il sentiero che si snoda lungo la parete rocciosa e che si sviluppa nella parte finale attraverso una lunga scalinata in pietra formata da ben 700 gradini. Nonostante le difficoltà per arrivare fino al mare, Crapolla, durante i mesi estivi, è meta di tanti bagnanti. 

GLI INCIVILI 

E purtroppo c'è chi, anziché portare via bottiglie di plastica e resti del cibo consumato, abbandona il tutto sul posto. Non mancano pure gli incivili che lasciano i resti di falò accesi sulla battigia. A questo poi si aggiungono i materiali trasportati sulla spiaggia dalle correnti. Tutto ciò rende necessari periodici interventi di pulizia. Attività che si svolgono grazie alla sinergia tra l'Amp Punta Campanella, Penisolaverde spa che invia sul posto i propri operatori ecologici, e l'Associazione Torca Crapolla nata proprio allo scopo di tutelare la piccola insenatura. Interventi di bonifica che seguono un calendario stabilito all'inizio della stagione estiva in un accordo siglato tra i tre soggetti promotori delle operazioni di rimozione dei rifiuti con il placet dell'amministrazione di Massa Lubrense. «Ringrazio di cuore i tanti volontari che contribuiscono a tenere pulito e sistemato il fiordo durante tutto l'anno - sottolinea Lucio Cacace, presidente del Parco -. Da parte dell'Area marina protetta Punta Campanella ci sarà sempre massima disponibilità per quanto riguarda le azioni di tutela e manutenzione».


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