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venerdì 9 agosto 2024

Vico Equense. Diana e Aida alla scoperta del mondo

Vico Equense - Lei è Diana. Ha 39 anni. Vive a Osimo, nelle Marche. Ha un legame molto stretto con sua figlia Aida. Quando ha saputo che aveva una sindrome rara, ha lasciato il lavoro per trascorrere più tempo possibile con lei. Passeggiano per il paese, vanno spesso al mare. Mentre camminano Diana le descrive tutto quello che vede. Il colore delle auto, la forma dei dolci nel panificio, i brividi che il vento lascia sulla pelle. Aida riconosce sagome e colori solo da un occhio. Diana non sa se riuscirà sempre a farlo, per questo vuole che abbia più ricordi possibili del mondo che la circonda. Hanno un rapporto unico, simbiotico. Prima Diana non riusciva a comunicare con lei. Soffriva a vederla immobile, chiusa in se stessa. Poi, grazie ai trattamenti fatti alla Lega del Filo d’Oro, l’ha osservata muovere i primi passi, sorridere e fare i capricci. L’ha sentita pronunciare per la prima volta la parola mamma. E ha imparato a capirla, a riconoscere i suoi gesti e le poche parole che pronuncia. Quando sono insieme ridono, cantano, si fanno le coccole. Aida adora le carezze e gli abbracci. Ogni mattina, dopo che il papà l’ha riempita di baci, Diana la accompagna a scuola. Una scuola su misura per chi non vede e non sente al Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro. La guarda giocare con i compagni, aiutare i bambini che cadono a terra a rialzarsi, tendere la mano a chi è in difficoltà. Proprio lei, che vede poco e si muove con fatica. In quei momenti, Diana ripensa a tutte le rinunce che ha dovuto fare, alla libertà che ha perso, alla paura costante per il futuro. E prova un’emozione incredibile. Sua figlia le sta insegnando a essere forte, altruista, a trovare sempre una nota positiva. Anche in una vita piena di difficoltà come la loro.

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